Il progetto, denominato “Pomezia 8.72”, prevedeva l’installazione di circa 10mila pannelli fotovoltaici su un’ampia porzione di terreno, destinata storicamente all’agricoltura.
Tuttavia, l’iniziativa ha suscitato forti critiche, non solo per l’impatto paesaggistico. Ma anche per le possibili conseguenze ambientali su un’area considerata fondamentale per l’equilibrio agricolo del territorio.
La mozione per opporsi al progetto è stata presentata dal gruppo consiliare formato da Partito Democratico, Valore Civico e Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio Comunale si è riunito in sessione straordinaria presso la sede municipale di Piazza Indipendenza, con una partecipazione iniziale di 18 consiglieri su 25, in un clima di forte interesse e attesa da parte dei cittadini.
Pomezia, il Consiglio stoppa il fotovoltaico su area agricola
Dopo un’attenta esposizione della mozione, l’opposizione ha portato in aula documentazione a supporto della contrarietà al progetto, enfatizzando la necessità di proteggere il territorio agricolo di Campo Jemini da interventi invasivi.
La preoccupazione principale espressa dal Consiglio è stata quella di evitare la perdita di un’importante porzione di terreno agricolo, che rappresenta una risorsa vitale per il mantenimento delle attività agricole locali e per la tutela del paesaggio.
La discussione si è arricchita di un emendamento proposto dalla maggioranza, di centrodestra. Volto a migliorare la mozione e a renderla condivisibile da tutte le forze politiche.
Dopo un confronto iniziale, il Consiglio ha deciso di sospendere momentaneamente i lavori per consentire un accordo tra maggioranza e opposizione. Alla ripresa dei lavori, è stato approvato all’unanimità l’emendamento proposto, segno di una forte unità d’intenti tra le diverse forze politiche.
Il dibattito ha messo in luce una comune volontà di preservare le aree agricole, considerate non solo parte integrante dell’economia locale, ma anche patrimonio ambientale e paesaggistico di Pomezia. I
l fotovoltaico, pur rappresentando una risorsa strategica per la transizione energetica, è stato visto come inappropriato in un contesto agricolo di tale rilevanza. La tutela delle coltivazioni, della biodiversità e della storia rurale del territorio è stata la priorità emersa dalla seduta consiliare.
Durante la votazione finale sulla mozione, il Consiglio Comunale ha approvato con 19 voti favorevoli e solo uno contrario. L’unico voto contrario è stato espresso dal consigliere Sandro Paloni (Fratelli d’Italia). Ma il suo dissenso non ha scalfito la compattezza del Consiglio nella decisione.
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