Molto spesso, è già tanto riuscire a collegarsi ad internet e inviare una semplice mail, come successo anche in Piazza di Corte, ad Ariccia, davanti il monumentale palazzo Chigi, o in Piazza della Repubblica, a Rocca di Papa. Gli unici due Comuni che si “salvano”, sono Frascati e Genzano, dove è possibile almeno collegarsi alla rete, con una velocità accettabile, e navigare. Al momento, secondo quanto annunciato sul sito internet della Provincia, sarebbero ben 1.289 gli “hot spot”, i luoghi “caldi” in cui è possibile collegarsi ad internet gratuitamente, attivi nei 121 comuni della provincia di Roma: piazze, bar, ospedali, scuole, palestre, biblioteche, musei, centri anziani, esercizi commerciali, uffici giudiziari: «Grazie a internet gratuito nei luoghi pubblici, tanti piccoli gesti quotidiani diventano più semplici e veloci», sosteneva l’allora Presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, a febbraio scorso, in piena campagna elettorale, nel suo ultimo giorno di mandato. Passato alla guida della Regione Lazio, gli obiettivi sono diventati ancora più importanti: «Vogliamo far partire il progetto del Wi-Fi gratuito in tutta la Regione Lazio. Puntiamo – ha sostenuto ancora pochi mesi fa – in 3 o 4 anni, a diventare la più grande ed importante area d’Italia, se non d’Europa, coperta dal Wi-Fi libero». Per questo, la domanda sorge spontanea: ma il servizio Wi-Fi della Provincia di Roma, ai Castelli Romani, funziona bene? Il Caffè dei Castelli ha voluto testarlo con tre rilevazioni per ogni punto in 3 giorni diversi. Abbiamo utilizzato due diversi programmi di “speed test” e per ogni singola rilevazione abbiamo riavviato il computer. Stessa cosa abbiamo fatto anche con lo smartphone. Ma i risultati non sono per niente buoni. Molto spesso, difatti, l’indicatore di disponibilità del segnale di connessione, che va da un minimo di uno ad un massimo di cinque “tacche” sebbene indichi che c’è “campo”, è comunque impossibile collegarsi alla rete.
A volte, invece, non si riesce a “beccare” neanche una “tacca”, e la connessione ad internet resta niente più che una chimera. Spesso, dopo aver stabilito il collegamento, il servizio è talmente lento da risultare impraticabile. Poche le occasioni in cui abbiamo riscontrato non solo la possibilità di collegarsi ad internet, ma anche di usufruire realmente del servizio di connessione gratuita tramite il servizio Wi-Fi della Provincia di Roma. A dir la verità, anche in questi pochi casi, la velocità di navigazione lascia comunque a desiderare. Basti pensare che le aziende che portano la connessione internet fin dentro le nostre case, offrono connessioni con velocità pari a 10 mb/s, per i contratti family, e 20 mb/s, per i contratti commerciali. Molto spesso, certo, la velocità reale di navigazione non è quella annunciata. Ma, in ogni caso, è veramente difficile che scenda, anche nei “vecchi” centri storici dei Castelli Romani, sotto il valore effettivo dei 4 mb/s. Eppure, la velocità di navigazione migliore in download che abbiamo ottenuto dopo tre giorni di prove col servizio Wi-Fi della Provincia di Roma, è stata pari a 1,26 Mb/S, registrata a Genzano, sulla via dell’Infiorata (via Italo Belardi), sabato 16 novembre, alle ore 15,50. Velocità, certo, sufficiente per inviare e ricevere la posta elettronica, per utilizzare i servizi di connessione ai social network o per i servizi di messaggistica istantanea degli smartphone.
Ma che non permette, però, ad esempio, di vedere un film o ascoltare musica “in streaming” vale a dire in tempo reale. O di utilizzare tanti altri servizi disponibili su internet. Un servizio, quello del Wi-Fi gratis della Provincia, che è un’ottima idea. Purtroppo non certo affidabile e su cui i cittadini non possono contare. Quelle dei nostri amministratori sono, forse, semplici promesse da marinai, ma navigare gratis in queste condizioni, per le vie e le piazze dei Castelli Romani, non è davvero per niente facile.