Dieci comuni della zona, tra cui Marino (comune capofila), Ariccia, Nemi, Velletri e Genzano, hanno unito le forze per rilanciare il settore vitivinicolo locale, celebrando la ricca tradizione enologica della regione Lazio.
Capitale del vino, una grande occasione per i Castelli Romani
La candidatura dei Castelli Romani è supportata da un ampio programma di eventi. Dovrebbero svolgersi da febbraio a ottobre 2025. L’obiettivo è quello di promuovere le eccellenze locali e rafforzare l’identità territoriale attraverso il vino.
Marino, tra i promotori principali, sfrutterà l’occasione per celebrare il centenario della “Sagra del Vino”, organizzando eventi di grande richiamo.
Hanno partecipato all’assemblea, Pierluigi Sanna, sindaco della Città Metropolitana di Roma, e Giancarlo Righini, assessore regionale all’Agricoltura e Sovranità Alimentare,
Sottolineata l’importanza di questa candidatura per il rilancio turistico ed economico del territorio.
Sanna e Righini hanno inoltre evidenziato il supporto legislativo offerto dalla recente legge regionale sull’enoturismo, che regola attività come la vendemmia turistica e rafforza il settore vinicolo locale.
Angelo Radica, presidente nazionale dell’Associazione “Città del Vino”, ha lodato l’impegno dei comuni laziali.
Sindaco di Nemi confermato coordinatore
L’assemblea ha visto anche il rinnovo delle cariche del coordinamento regionale dell’Associazione “Città del Vino”. Alberto Bertucci, sindaco di Nemi, è stato riconfermato Coordinatore Regionale, segno della fiducia nel suo lavoro.
A lui si affiancano come vicecoordinatori Ascanio Cascella, sindaco di Velletri, e Valeria Viglietti, vicesindaco di Lanuvio.
l nuovo team lavorerà per promuovere la vitivinicoltura del Lazio, includendo anche la creazione di una “Carta dei Vini del Lazio” da proporre nei ristoranti della regione.
Grande occasione di crescita turistica ed economica
La coesione dimostrata dai comuni dei Castelli Romani, con Nemi al centro, è un segnale di grande speranza per il futuro del settore vinicolo laziale.
L’obiettivo non è solo quello di ottenere il titolo di “Capitale Italiana del Vino 2025”, ma anche di lasciare un’eredità duratura in termini di promozione territoriale, valorizzazione dei prodotti locali e crescita economica e turistica.
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