La mozione sulla tutela della riviera di ponente e del corrispondente patrimonio archeologico, promossa dal Pd, Sel e Lista Bernardone, verrà discussa in Consiglio Comunale il prossimo 27 settembre quando verrà approntato il sesto punto all’ordine del giorno sull’adozione di misure per la tutela, la fruizione e la valorizzazione dell’area demaniale sottostante la Villa Imperiale.
«La spiaggia delle Grotte di Nerone – si legge nella mozione – oltre l’alto valore storico e paesaggistico, svolge un fondamentale ruolo di luogo pubblico di aggregazione, incontro e libero godimento del mare e pertanto ritiene che debba conservare la sua natura di spiaggia pubblica, aperta alla libera fruizione dei cittadini e dei turisti di Anzio».Il PD propone dunque di valorizzare e difendere la spiaggia delle Grotte di Nerone attraverso la sorveglianza della spiaggia a cura delle autorità preposte; l’installazione nei mesi estivi di una postazione di controllo della sicurezza dei bagnanti; la realizzazione di un percorso a ridosso dei ruderi corredato da segnaletica illustrativa del significato storico dell’area nonché delle norme di comportamento necessarie; una migliore delimitazione ed interdizione delle aree soggette a possibili crolli nonché dei ruderi ancora accessibili; il miglioramento e messa a norma dell’accesso alla spiaggia consentendo l’accesso ai disabili e potenziando la dotazione di parcheggi per scooter e biciclette; l’analisi periodiche delle acque di balneazione; la segnalazione ed illustrazione dei reperti subacquei nell’ambito di appositi percorsi; la realizzazione di visite guidate sulla spiaggia per illustrare il prospetto a mare della Villa e la valenza ambientale-geologica della falesia nonché eventi ed iniziative ludiche o culturali che valorizzino l’uso della spiaggia ed il suo storico legame con la città.
I consiglieri del PD invitano il Sindaco e la Giunta ad acquisire e rendere pubblici tutti gli atti e le informazioni relative al progetto del molo in corso di costruzione presso l’antico braccio neroniano, nonché di verificare la reale validità dell’opera e a promuovere, avviare e sollecitare ogni azione coordinata con gli ulteriori enti preposti quali la Regione Lazio, il Ministero dei Beni Culturali e la relativa Sovrintendenza del Lazio tesa alla preservazione dell’imponente patrimonio storico archeologico costituito dalla Villa Imperiale di Anzio, sostenendo progetti ed iniziative finalizzati a campagne di scavo e di indagine per l’approfondimento degli studi dei reperti presenti ed il potenziamento del sito archeologico; una migliore delimitazione del sito ed introduzione di più aggiornati presìdi di controllo e sorveglianza del perimetro; iniziative e progetti per la valorizzazione ed un migliore utilizzo in chiave culturale e turistica del sito mediante la programmazione di visite guidate ed i loro inserimento in itinerari turistici; previsione in questo luogo di speciali iniziative istituzionali e culturali in grado di evidenziare l’alta valenza dell’area; approfondimenti in merito all’opportunità e convenienza dell’istituzione di un parco archeologico in cui ricomprendere tutte le aree caratterizzate dall’emergenza di reperti della Villa Imperiale e da estendere al tratto di mare di interesse.