Il numero degli interventi di soccorso tecnico urgente dal 1 gennaio al 30 novembre sono stati ben 7680, circa 1000 meno dello scorso anno e ben 1800 circa in meno di due anni fa. «Aver fatto meno interventi non sta a significare che abbiamo lavorato meno degli altri anni, ma probabilmente vuol significare che abbiamo invece intensificato la nostra azione nel campo della prevenzione e dei controlli», spiega il Comandante D’Angelo. «La riduzione del numero di interventi di soccorso è un risultato importante e tangibile che mette in risalto la riduzione del livello di rischio, anche conseguente all’applicazione delle misure di prevenzione e alla validità della nostra attività di controllo del territorio».
Tuttavia, la Provincia di Latina diventerà ancor più sicura se anche tutto il territorio avrà la garanzia di essere raggiunto dai soccorsi in tempi ragionevoli: «è a questo scopo che un grosso impegno si sta concentrando, speriamo con risultati certi ed a breve scadenza, ovvero riuscire ad aprire un altro distaccamento permanente giorno e notte nel sud pontino». D’Angelo è orgogliosa del suo personale, non solo quello operativo ma anche il personale amministrativo «che, consapevoli delle oggettive difficoltà che stiamo vivendo, si stanno confrontando con l’Amministrazione in modo corretto e costruttivo».
Le difficoltà che il Comando di Latina sta vivendo ed in particolare il suo personale posto in sedi, alcune delle quali, ritenute “non idonee” è noto a tutti: «Mi riferisco in particolare alle sedi di Aprilia e di Terracina – chiosa il Comandante –. A più di un anno, sto ancora lottando con ogni mezzo a mia disposizione per ridare dignità ai Vigili del fuoco di Latina, che certamente non meritano queste collocazioni provvisorie. Da parte mia, la promessa di ridare loro al più presto una sistemazione adeguata, da parte delle Amministrazioni locali di impegnarsi più concretamente, con fatti certi e non più solo con parole, come per alcuni finora è stato: noi non ne sappiamo di politica, viviamo di concretezze e pertanto vogliamo certezze e vogliamo, anche con il certo appoggio della nostra Amministrazione centrale, sedi più dignitose, al più presto, ormai non possiamo più aspettare».
Difficile il mestiere di Vigile del Fuoco, specialmente in un periodo in cui non ci sono neanche i soldi per il gasolio degli automezzi, per le riparazioni, tra un po’ neanche per la carta. Ma un Vigile del Fuoco è tale anche nell’animo e sa adattarsi, inventarsi, dare tutto se stesso. Spesso, anche solo per un “grazie”. Perché più di quello, i Vigili del Fuoco non si possono permettere. Ma meno male che ci sono.