La Giunta Regionale aveva deliberato il finanziamento per il triennio 2014/2016 di circa 5 milioni di Euro a favore dei comuni di Aprilia, Ardea, Fara Sabina Rocca Priora per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria in attuazione della legge 6/2007. Ora si viene a sapere che la scadenza dei termini per la presentazione dei progetti da finanziare è stata prorogata, in quanto due dei quattro Comuni interessati non hanno ancora presentato i progetti. Aprilia, invece, rientra tra i Comuni che già hanno presentato la documentazione per i lavori di realizzazione di impianti di depurazione e reti fognarie..
“In base a quali criteri i Comuni vengono scelti, visto che la mancata presentazione dei progetti dimostra quantomeno che questi comuni non vivono in modo drammatico, come ad esempio Aprilia, il tema del risanamento ambientale?”, si chiede il coordinamento dei Consorzi di recupero delle periferie.
Sta di fatto che la Regione è in ritardo nella ripartizione dei finanziamenti e nella loro utilizzazione a completamento di opere già avviate, uno dei principali requisiti previsti dalla legge per stabilire la priorità nella loro assegnazione.
Non solo. “Dei finanziamenti dell’Assessorato all’Ambiente non si hanno più notizie, come nulla più ci è stato comunicato circa la fissazione di una data per l’incontro con il Presidente Zingaretti”, tuona ancora il Coordinamento. “Siamo drammaticamente tornati in una situazione nella quale tutte le scelte per le quali avevamo lavorato in questi mesi e che speravamo si trasformassero in fatti concreti, stanno tornando in alto mare. I contatti che ritenevamo si stessero costruendo con la Regione per impegnarla in un programma di interventi organici per il risanamento della periferia apriliana sono rimasti nel limbo delle intenzioni; ma anche gli interventi che ritenevamo ormai acquisiti da parte del Comune non arrivano a conclusione”.
Ad esempio, le opere che erano programmate per il 2013 con il mutuo della Cassa Depositi e Prestiti “sono slittate a chissà quando”; il caso Rida “ha messo in crisi le ipotesi di utilizzare compensazioni e ristori per opere di urbanizzazione primaria; la struttura in cemento armato realizzata per l’impianto di depurazione al Fosso della Moletta ha subiìo danni a causa delle piogge recenti, neanche nella zona si fosse verificata una alluvione; le varianti sui progetti delle reti fognarie a Le Salzare e a La Gogna aspettano da due anni di essere realizzate, per non parlare poi degli impianti di illuminazione e marciapiedi previsti in alcune borgate”.
Eppure, nel frattempo, “i cittadini delle borgate, come tutti gli altri, sono stati chiamati a pagare le tasse per i cosiddetti servizi indivisibili che, tranne la raccolta dei rifiuti, non li hanno mai visti e non sanno neppure cosa sono”.
Il Coordinamento dei Consorzi incontrerà il 7 Luglio il Sindaco: “Abbiano la forza di rendere credibile sia nei rapporti con l’amministrazione comunale che con quella regionale, la prospettiva del risanamento delle borgate apriliane”.