Da stamattina le spoglie di uno degli scultori più famosi del Novecento, Giacomo Manzù, non riposano più nella tomba all’interno del giardino del museo a lui dedicato, ad Ardea. Dopo un braccio di ferro durato quasi due anni tra gli eredi dell’artista e il Comune di Ardea, sbarcato anche nelle aule giudiziarie, alla fine Giulia e Mileto Manzoni, figli di Manzù, hanno ottenuto il via libera per traslare i resti dell’illustre padre nella casa di famiglia ad Aprilia, dove già riposano le ceneri di Inge Schabel, moglie e musa dell’artista scomparsa a maggio 2018. Le operazioni si sono svolte stamattina alle 7 alla presenza dei due figli, del nipote, della Polizia locale e degli addetti della ditta di onoranze funebri San Pancrazio di Albano diretta da Milko Annarilli, incaricata dalla famiglia per la riesumazione e cremazione della salma, per la successiva conservazione delle ceneri a Colle Manzù, nel territorio di Aprilia.
Giacomo Manzù, scultore di fama internazionale le cui opere sono presenti in tutti i più grandi musei del mondo, è morto il 17 gennaio 1991 e fu sepolto l’anno successivo nel giardino del museo Manzù con autorizzazione dell’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
29/01/2021