L’ampliamento dell’area di stoccaggio di rifiuti lavorati di Rida Ambiente è legittimo. Anche il Consiglio di Stato, confermando il pronunciamento del Tar dello scorso novembre, ha respinto il ricorso del Comune di Aprilia, contrario all’autorizzazione concessa dalla regione per aumentare del 30% la capacità di stoccaggio dei rifiuti.
Secondo i giudici, la variante “non incide sulla quantità di rifiuti trattati”. Inoltre, “l’opera da realizzare non presenta caratteristiche tali da comportare notevoli ripercussioni negative sull’ambiente”; “la necessità dell’ampliamento progettato deriva dall’impossibilità di esportazione dei rifiuti imballati, causata dalla Pandemia”; infine, “Arpa Lazio ha prodotto una relazione relativa alla situazione degli stoccaggi nell’impianto della R.i.d.a. Ambiente, evidenziando la saturazione dei relativi spazi”. Il collegio giudicante inoltre “non ritiene sussistente il paventato periculum in mora , in relazione all’impatto dell’opera, tenuto conto del tipo di attività autorizzata”.