C’è anche Pontinia tra i comuni che andranno al voto nel 2021. Una partita dai chiari riflessi politici visto che il sindaco Carlo Medici riveste la carica di Presidente della Provincia di Latina, lo scranno più alto in via Costa, proprio quello che dovrà lasciare qualora non fosse rieletto sindaco.
La norma
La legge n.56 del 7 aprile 2014 ha modificato la modalità di elezione del presidente delle province nelle regioni a statuto ordinario, per cui il suffragio passivo è stato ristretto ai sindaci in carica. Modifiche anche per ciò che concerne l’elettorato attivo, non più rivolto ai cittadini ma limitato ai sindaci ed ai consiglieri comunali in carica. Il voto inoltre viene ponderato a seconda della fascia di popolazione del comune rappresentato dall’elettore. Il mandato del presidente, della durata quadriennale è così legato all’incarico primario, ovvero quello di sindaco per cui, qualora tale carica cessasse, decade anche quella del presidente provinciale. Resta in carica invece il consiglio provinciale, la cui composizione è indipendente dal ruolo del presidente ed anche lì tutto è rimandato alla carica ricoperta in comune.
Il caso specifico e la questione politica
Carlo Medici è stato eletto nel 2018 presidente della provincia di Latin con 178 preferenze davanti al sindaco di Latina Damiano Coletta e alla terza candidata, sindaco di Sabaudia, Giada Gervasi. Decisivo per la vittoria di Medici l’appoggio congiunto di Partito Democratico e Forza Italia: una sorta di patto del Nazareno in salsa pontina. La scadenza naturale del mandato è per il 2022 ma potrebbe concludersi prima se Medici non venisse riconfermato sindaco di Pontinia. Insieme a lui, in caso di sconfitta elettorale perderebbero effetto le nomine fiduciarie del presidente. Aspetto non da poco considerato che l’attuale capo di gabinetto è il vice portavoce regionale di Fratelli d’Italia Enrico Tiero, a testimonianza di come Medici costituisca un punto di equilibrio nello scacchiere politico locale.
Situazione ingarbugliata per Piazza Indipendenza
Il proseguo alla guida della Provincia del presidente Medici passa quindi per la conferma a sindaco di Pontinia. È qui che si gioca la partita vera. Sfida che si annuncia estremamente complicata dopo che Eligio Tombolillo, sindaco della città per già quattro mandati nonché principale sponsor cinque anni fa dello stesso Medici e da sempre appartenente alla medesima area politica, ha riufficializzato la sua candidatura. Una posizione che era nell’aria anche alla luce delle fratture registrate durante la legislatura. La campagna elettorale è entrata nel vivo più in consiglio comunale che altrove, con i consiglieri Giovanni Bottoni, Fernando Ronci e Valterino Battisti che hanno rimesso nelle mani del sindaco le proprie deleghe; hanno inoltre lasciato le rispettive cariche di presidente del consiglio lo stesso Tombolillo e l’assessore Maria Rita D’Alessio. I prossimi giorni saranno decisivi per dare forma agli equilibri che porteranno l’Ente alle elezioni oltre ad anticipare le scelte dei protagonisti. Dagli ambienti del centrodestra invece si procede in ordine sparso. Dopo l’ufficializzazione dell’appoggio a Carlo Medici del consigliere Daniela Lauretti «decisione condivisa con il direttivo di Forza Italia, partito di cui faccio parte», ha fatto seguito quella di Paolo Torelli, che peraltro ha riconfermato l’adesione al partito di Giorgia Meloni «di cui condivido i valori e la linea a livello nazionale» però prendendo le distanze dal direttivo locale. Per il resto nulla di ufficiale, anche se risulta che appunto Fratelli d’Italia sia al lavoro per la composizione di una lista con un proprio candidato sindaco. In attesa degli altri eventuali contendenti, con il trascorrere delle settimane la partita per la fascia tricolore sembra orientata sempre di più verso una corsa a due, come una sfida di scherma (più sciabola che fioretto) tra Medici e Tombolillo.