Dopo aver rifiutato una proposta da parte della società che loro stessi definiscono “insoddisfacente”, annunciano che la protesta nella sede di Frosinone del quotidiano andrà avanti, che l’assemblea permanente “proseguirà ad oltranza sino a quando il socio di riferimento della testata, Arnaldo Zeppieri, non interverrà insieme ad Effe Cooperativa per soddisfare le richieste di tutti i lavoratori”. Ed hanno scritto anche ai sindaci di Latina, Giovanni Di Giorgi, e a quello di Frosinone, Nicola Ottaviani, per informali di quanto sta accadendo e per metterli a conoscenza della grave situazione, delle difficoltà affrontate fino ad ora e che hanno portato alla protesta, come ad esempio “la mancata corresponsione di nove mensilità, del 20 per cento dello stipendio di maggio, dei rimborsi relativi agli assegni familiari, dei rimborsi 730 e quelli relativi alla legge sull’assistenza alla disabilità”.
Una lettera è stata inviata anche al prefetto di Frosinone, per chiedere un incontro urgente come era stato nei giorni scorsi anche con Arnaldo Zeppieri. Appello anche al Vescovo di Latina e a quello di Frosinone. In attesa di risposte loro continuano a presidiare la sede di Frosinone, nonostante la diffida della società che li ha invitati a lasciare i locali.