Il Ce.Fi., centro di riabilitazione ambulatoriale e domiciliare, accreditato presso la Regione Lazio e attivo da circa 30 anni sul territorio di Ciampino, sta per chiudere. “I ritardi nei pagamenti da parte della Regione, i continui tagli, assieme ad una cattiva gestione, lo hanno condotto sull’orlo del fallimento”, si legge nella nota dei lavoratori Ce.Fi.. Quaranta lavoratrici e lavoratori,terapisti, amministrativi, medici, da oltre un anno non percepiscono stipendio, questo perché non venga interrotto il percorso di riabilitazione dei pazienti con disabilità. Con la chiusura del centro, i pazienti resteranno senza terapia e saranno costretti a mettersi in lista d’attesa in altri centri.
“Noi tutti conosciamo le difficoltà quotidiane dei disabili: per questo motivo abbiamo continuato ad impegnarci nel nostro lavoro, pur senza ricevere stipendi. La vita quotidiana, però, non ci permette di continuare. Abbiamo il diritto di ricevere quello che ci spetta per il lavoro svolto, e soprattutto abbiamo il diritto e il dovere di batterci perché quello che abbiamo portato avanti con impegno e fatica non vada perso. Il Ce.Fi. deve rimanere aperto. Chiediamo alla Regione un intervento per trovare una soluzione”, spiegano i dipendenti Ce.Fi. Per il 14 aprile è stato anche convocato un presidio sotto la sede della Giunta Regionale a Roma a partire dalle ore 9:30.