“Una tassa caricataci dal Comune di Aprilia in modo assolutamente ingiusto visto che, secondo le norme nazionali in materia di tassazione dei rifiuti speciali, i depositi agricoli sono esclusi perché produttivi di soli rifiuti speciali che il Comune non può smaltire”, si legge in un documento che annuncia la nascita di un “Comitato Agricolturi apriliani con il fine di far emergere una voce che chieda l’applicazione di una legge nazionale di buon senso”.
“Con la creazione del comitato chiediamo ascolto e attenzione da parte del sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi, e dall’amministrazione comunale tutta. Perché siamo arrivati al caso limite che, neppure vendendo le nostre attività, riusciremmo a pagare le esorbitanti cifre richieste dall’ente comunale”.
Il sindaco: situazione complessa
Da parte sua l’amministrazione comunale fa sapere che “gli uffici sono al lavoro per verificare e risolvere i problemi manifestati dagli agricoltori, agendo a tutela della categoria e della normativa di riferimento” e ricorda che “in tempi brevi verrà attivata una mail dedicata per agevolare lo scambio informativo e documentale con gli agricoltori interessati rappresentati dai professionisti che li assistono”. Una promessa fatta già un mese fa.
C’è a disposizione dei cittadini il numero verde Tari 800 828782.
«Si tratta di un’attività complessa, perché tali ingiunzioni provengono da disposizioni regolamentari approvate dall’Ente, tra l’altro della passata amministrazione – spiega il sindaco Lanfranco Principi, che nella passata amministrazione era assessore alle Finanze – ma anche perché esistono in alcuni casi contenziosi tributari instaurati dagli stessi contribuenti, che hanno fatto emergere sentenze contrastanti. Chi amministra inoltre è tenuto a rispettare la normativa di riferimento, la quale prevede che il costo sostenuto per la raccolta dei rifiuti urbani debba essere completamente recuperato dalla tariffa Tari applicata. Ciò comporta che eventuali agevolazioni concesse a determinate categorie di attività debbano essere ripartite a danno delle altre. Un amministratore, come un buon padre di famiglia, ha il dovere di analizzare con cura la situazione nel suo complesso nell’interesse di tutti i contribuenti».
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