Si tratta del dirigente Marco Serra, in servizio alla Direzione Centrale della Finanza Locale del Ministero dell’Interno.
Nato il 6 marzo 1961, Marco Serra è laureato in Economia e Commercio. Nel suo curriculum Serra ha già all’attivo diverse nomine come componente di commissioni straordinari in comuni sciolti per mafia. Tra questi, la nomina al comune di Villa Literno (Caserta) nel 2009, alla Asl provinciale di Vibo Valentia nel 2010. Risulta essere anche componente supplente del “Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” costituito presso l’amministrazione civile del Ministero dell’Interno.
Con il commissario D’Attilio, Serra ha già lavorato nel 2018 nella gestione straordinaria del Comune di Lavagna in provincia di Genova, sciolto per infiltrazioni mafiose.
Nel frattempo una seconda commissione prefettizia sta lavorando da quasi un mese per valutare se il Comune di Aprilia debba essere sciolto per mafia. La commissione resterà in carica per un massimo di sei mesi, al termine dei quali dovrà stabilire se all’interno del Comune ci siano stati – o ci siano tuttora – dei condizionamenti malavitosi.
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Quanto ci costano i commissari?
Il costo di una gestione commissariale è sicuramente inferiore a quello di un apparato politico, composto da sindaco, sette assessori e un presidente del Consiglio, oltre ai gettoni di presenza per 23 consiglieri.
Il commissario Paolo D’Attilio percepisce lo stipendio del sindaco: 5.899,50 euro lordi mensili, oltre al “rimborso delle spese di viaggio e di ogni spesa effettivamente documentata indispensabile al disimpegno del mandato da parte del Commissario”.
Il sub commissario Aldo Aldi percepisce invece una indennità pari al 70% di quella del commissario D’Attilio: il compenso è dunque di 4.123,65 euro lordi al mese. Aldi è anche stato autorizzato a recarsi in Comune con la propria auto “in quanto lo svolgimento della missione istituzionale de qua richiede la sua presenza anche nei giorni non lavorativi e in orari pomeridiani e serali che mal si conciliano con gli orari dei servizi pubblici di linea”.
Il sub commissario Domenico Talani ha un compenso mensile lordo di 3.539,70 euro, pari al 60% di quanto percepisce il commissario D’Attilio. Inoltre a Talani spetta il rimborso delle spese di viaggio “e di ogni spesa effettivamente documentata, indispensabile al disimpegno del mandato”.
Non è stato ancora pubblicato l’atto con il compenso spettante a Marco Serra.
A tutti loro verrà detratta “una quota del 5%, destinata alla copertura del fondo assicurativo del rischio di responsabilità connessa all’esercizio delle funzioni dei compiti propri della carriera prefettizia”.