Un contratto affidato il 21 giugno scorso dall’amministrazione Principi che di lì a poco sarebbe caduta a seguito dell’arresto del sindaco.
A una settimana dall’inizio delle scuole, gli studenti di Aprilia non sanno come raggiungere i plessi e i genitori sono costretti ad acrobazie lavorative per accompagnarli in classe.
Complice anche il maltempo, dalla riapertura delle scuole tutte le mattine si creano delle vere e proprie sacche di auto, praticamente con il traffico bloccato. Non essendoci i pulmini, ogni genitore si deve preoccupare di accompagnare i figli a scuola. Il numero di auto in transito, già normalmente superiore alla capacità di smaltimento delle strade, ora è raddoppiato.
Soprattutto nella zona degli Istituti superiori Meucci e Rosselli ogni mattina è un inferno di automobili.
Mentre sembra in dirittura d’arrivo l’affidamento temporaneo del servizio alla ditta Schiaffini di Ciampino, interrompendo ogni rapporto con la Tesei Bus che aveva finora gestito i pulmini apriliani, nasce un nuovo problema legato al futuro affidamento definitivo del servizio.
“L’ingegnere ci mette troppo”
Il 21 giugno era stato affidato l’incarico relativo al servizio di studio propedeutico alla predisposizione del Capitolato Tecnico e della annessa relazione eallegati tecnici utili all’indizione della procedura di gara per l’affidamento del servizio di trasporto scolastico a un ingegnere di Roma alla cifra di 37.683 euro.
Poi è arrivato lo scioglimento dell’amministrazione e la nomina del commissario straordinario Paolo D’Attilio.
“La situazione eccezionale venutasi a creare all’interno dell’Amministrazione Comunale ha portato alla modifica dei presupposti e tempi di espletamento della nuova gara del servizio di trasporto scolastico comunale e di conseguenza dei tempi di consegna del progetto”, si legge nell’atto di revoca dell’incarico.
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I tempi non coincidono con le esigenze
“A seguito dei colloqui intercorsi tra le parti, ha fatto seguito nota dell’ingegnere del 3 settembre nella quale venivano esplicitati modalità e tempi di espletamento dell’incarico in oggetto, in relazione all’aggiornamento delle condizioni e necessità in essere della scrivente Amministrazione, legate alla situazione emergenziale sopra evidenziata”.
“I tempi di consegna prospettati nella succitata nota, non coincidono con i tempi necessari a questa Amministrazione per poter addivenire alla nuova gara”, fa notare il commissario. Quindi il 16 settembre è stato “comunicato all’ingegnere l’avvio del procedimento di annullamento dell’affidamento di incarico”. Tutto da rifare.
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