L’uomo, poco prima, senza alcuna autorizzazione, aveva cercato di prelevare la figlia dall’asilo per portarla via senza riuscirci e, successivamente, aveva cercato di impedire alla ex compagna di fuggire scagliandosi sull’autovettura della donna con un oggetto contundente colpendo la macchina al punto da mandarne in frantumi il parabrezza anteriore.
I fatti avevano generato grande preoccupazione in quanto avvenivano in prossimità dell’orario pomeridiano di uscita dall’asilo alla presenza di numerosi bambini e genitori.
Le vessazioni andavano avanti da gennaio, quando la donna ottenne la separazione e l’affido esclusivo della figlia. A quel punto sono iniziati atti persecutori (si presentava all’improvviso sul luogo di lavoro della ex compagna, un albergo nel quale lo stesso prenotava una stanza in modo da poterla controllare), molestie telefoniche e la minaccia che avrebbe incendiato l’abitazione ove lei si era trasferita.
In una circostanza la donna aveva acconsentito all’ex compagno di trascorrere un pomeriggio con la figlia in sua presenza. Per l’occasione l’uomo aveva programmato un gita presso un luogo da raggiungere in treno. Ma, come ricostruito dall’indagine condotta dagli investigatori del Commissariato, in quell’occasione l’uomo aveva iniziato a molestare l’ex compagna al punto da costringerla a scendere dal treno, approfittando della sosta in una stazione ferroviaria, per fuggire. Questi a sua volta l’aveva rincorsa e rapinata del telefono cellulare per impedirle di chiedere aiuto. Fortunatamente la donna e la bambina erano state soccorse da un capotreno. Ora l’intervento della Polizia ha messo fine a un incubo.