La nonna del bimbo ferito, che la scorsa settimana insieme alla figlia e al genero si è recata al Pronto soccorso di Anzio vuole dare la sua versione di quello che è accaduto quel giorno. Sulla vicenda, a mettere un punto, infine, sarà il Tribunale di Velletri, poiché l’Ospedale ha presentato denuncia formale per minacce e aggressione nei confronti del padre del bambino, e anche la famiglia si è rivolta ai Carabinieri e ad un avvocato per tutelarsi e negare le accuse.
“La prima cosa che voglio dir e- spiega la nonna – è che non siamo no vax. Io ho due dosi fatte, mia figlia una. Purtroppo dopo la prima dose ha avuto una reazione avversa ed è stata male per sei mesi, quindi non ha fatto la seconda. La cosa assurda ad Anzio è che non hanno voluto visiteremo nipote, non hanno voluto che io lo accompagnassi al posto della madre nonostante il Green pass e sono stati di una scortesia unica mentre mio nipote piangeva dolorante. E’ vero che mio genero, quando ha visto tutte le storie che stavano facendo all’ingresso ha alzato la voce e lo ha fatto per chiedere che i medici guardassero il figlio, ma loro non hanno voluto. Alla fine abbiamo portato mio nipote all’Ospedale di Aprilia, dove gli hanno riscontrato una frattura scomposta al polso. Ad Aprilia sono stati professionali, quando mia figlia gli ha detto di non avere il Green pass hanno preso in custodia il bambino ed hanno invito la madre a fare il tampone, Sono stati gentili e non hanno fatto alcuna storia. Quello che è mancato al pronto soccorso di Anzio è stato il senso di umanità davanti ad un bambino ferito, che andava curato Green pass oppure no”. Nei prossimi giorni il genero della donna sarà identificato per la denuncia presentata dall’ospedale e la famiglia ha già annunciato che presenterà una controdenuncia.
“La prima cosa che voglio dir e- spiega la nonna – è che non siamo no vax. Io ho due dosi fatte, mia figlia una. Purtroppo dopo la prima dose ha avuto una reazione avversa ed è stata male per sei mesi, quindi non ha fatto la seconda. La cosa assurda ad Anzio è che non hanno voluto visiteremo nipote, non hanno voluto che io lo accompagnassi al posto della madre nonostante il Green pass e sono stati di una scortesia unica mentre mio nipote piangeva dolorante. E’ vero che mio genero, quando ha visto tutte le storie che stavano facendo all’ingresso ha alzato la voce e lo ha fatto per chiedere che i medici guardassero il figlio, ma loro non hanno voluto. Alla fine abbiamo portato mio nipote all’Ospedale di Aprilia, dove gli hanno riscontrato una frattura scomposta al polso. Ad Aprilia sono stati professionali, quando mia figlia gli ha detto di non avere il Green pass hanno preso in custodia il bambino ed hanno invito la madre a fare il tampone, Sono stati gentili e non hanno fatto alcuna storia. Quello che è mancato al pronto soccorso di Anzio è stato il senso di umanità davanti ad un bambino ferito, che andava curato Green pass oppure no”. Nei prossimi giorni il genero della donna sarà identificato per la denuncia presentata dall’ospedale e la famiglia ha già annunciato che presenterà una controdenuncia.
11/02/2022