Per quanto riguarda gli errori, non ci sono dati di previsione, ci tiene a precisare il Presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella ”ma possiamo fare riferimento alle statistiche degli ultimi 5 anni. Le cartelle esattoriali errate, ovvero le cosiddette ‘cartelle pazze’, sono circa il 56% delle emissioni.
Gli errori principali sono:
Decadenza e prescrizione del tributo e/o emissione di cartelle per tributi già pagati: circa 30%;
Imposte annullate da decisioni dei giudici tributari: circa 12%;
Tasse automobilistiche annullate dai Giudici di Pace: circa 8%;
Tassa dei rifiuti su immobili locati richiesta al proprietario invece che al conduttore:
circa 4%; Tassazione separata calcolata in modo non corretto: circa 2%”.
La nota dell’associazione dei consumatori che cosi’ conclude: ”L’unica vera soluzione alle cartelle non pazze sarebbe una utilizzo delle cosiddette composizioni del sovraindebitamento effettuate per tempo e non quando ormai le case sono all’asta e ci sono i pignoramenti sugli stipendi. Quando si può agire per tempo – sottolinea infine Marco Paccagnella – si ottengono risultati ottimi”.