Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio ha dichiarato:
“Le varie misure, approvate nell’ambito di vari provvedimenti, saranno rese accessibili con diversi bandi pubblici, alcuni dei quali già in essere, altri in arrivo in quest’ultima fase di legislatura, se faremo in tempo, o altrimenti nella prossima legislatura, se chi verrà dopo di noi avrà la volontà politica di portarle avanti”.
Chi può accedere ai fondi
Il pacchetto energia della Regione Lazio prevede 58,7 milioni complessivi così ripartiti:
Caro bollette
– 25 milioni per il 2022 contro il caro bollette per imprese e famiglie in difficoltà.
(Per saperne di più leggi l’articolo “Bonus energia Lazio per aziende in difficoltà e 150 euro per le famiglie con Isee sotto i 25000 euro“)
Piccolo credito energia
– 20 milioni per il bando ‘Piccolo Credito Energia’, per la transizione energetica delle imprese. In particolare, l’avviso pubblico prevede la concessione di prestiti a tasso zero, da restituire anche in 10 anni, che vanno dai 10 ai 50mila euro a micro, piccole e medie imprese e liberi professionisti per investimenti finalizzati a ridurre il consumo energetico. Le azioni finanziabili puntano su rinnovabili, azioni di efficientamento e risparmio energetico, e possono prevedere l’acquisto e il montaggio di pannelli fotovoltaici, pompe di calore e caldaie a basso consumo per le piccole e medie imprese. Le risorse verranno recuperate dal pacchetto dei primi fondi della Programmazione Comunitaria 2021-2027.
La misura sarà rivolta, tra gli altri, a bar, ristoranti, laboratori artigianali, opifici e piccoli stabilimenti industriali, le cui spese per l’energia sono aumentate fino al 100 per cento.
Sarà possibile presentare le domande a partire dalle ore 9 di martedì prossimo, 20 dicembre, sul sito web www.farelazio.it.
Reddito energetico regionale
– 7 milioni per finanziare il Reddito Energetico regionale che ha il duplice obiettivo di contrastare la povertà energetica e favorire la riconversione degli edifici basata su fonti rinnovabili. Il Reddito Energetico regionale è destinato ai nuclei familiari con reddito ISEE non superiore ai 35mila euro e copre le spese concernenti l’acquisto, l’installazione, la connessione, la manutenzione, l’esercizio e l’assicurazione degli impianti, incluse le spese per le relative pratiche amministrative. Non è cumulabile con altre eventuali agevolazioni europee, statali o regionali in materia di energia. Sono escluse dal reddito energetico le spese per l’eventuale disinstallazione degli impianti.
Pompe di calore
– 3,5 milioni per la sostituzione di caldaie a gas con pompe di calore e pompe di calore geotermiche, una misura prevista dal Piano regionale per il Risanamento della Qualità dell’Aria, approvato di recente, che, coniugando misure dirette con misure indirette, arriva a mettere in campo fino a circa 3,4 miliardi complessivi, tra risorse regionali, nazionali, fondi europei e del PNRR, dal 2022 fino al 2034.
Piani di cottura a induzione e forni elettrici
– 2,2 milioni per elettrificare i consumi delle famiglie, incentivando l’acquisto di apparecchiature elettriche ed elettroniche, come piani di cottura a induzione, e per la sostituzione di forni a gas con forni elettrici”.
Comunità energetiche rinnovabili
– 1 milione per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili, il cui bando, che uscirà entro metà gennaio, ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili, andando a finanziare gli studi di fattibilità tecnico-economica, ovvero l’investimento iniziale che deve affrontare un gruppo di persone che intende avviare una CER. Un ambito, quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili, a cui è stata dedicata la campagna “Meno inquini, Più risparmi”, consultabile sul sito www.lazioecologicoedigitale.it dove si potranno trovare anche tutte le informazioni per partecipare al bando.
Ha concluso l’assessore Lombardi:
“Sono orgogliosa di aver contribuito a dare alla luce queste misure essenziali per la qualità della vita di tante persone soprattutto in questo momento storico globale caratterizzato da tante difficoltà ambientali, economiche e sociali rispetto alle quali come Regione Lazio stiamo rispondendo con tutte le nostre forze per predisporre quelle azioni in grado di creare nuove opportunità che durino oltre gli interventi emergenziali”