Questa mattina è morto Nando Bisacco, storico speaker e tra i fondatori di Radio Studio 93, l’emittente apriliana che oggi ha perso un membro della sua grande famiglia.
Fernando “Nando” avrebbe compiuto 61 anni tra due settimane. La sua scomparsa è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Da qualche anno abitava nelle Marche, ma il suo cuore era rimasto con i suoi ascoltatori.
La redazione de Il Caffè si stringe alla famiglia Bisacco e a Studio93.
Il mio ricordo di “The voice”
di Stefano Carugno (direttore de Il Caffè)
Beh, Nando, “partìo di longo“!
Avevamo uno strano modo di parlarci io e Nando. Fin da bambini, quando abbiamo iniziato a giocare insieme.
Abitavamo nella stessa via e giocavamo in strada, tutti i giorni. Per noi era “Bice”, il soprannome usato solo dagli amici più stretti. A 12 anni il nostro primo esperimento di radio privata. Acquistammo una specie di walkie talkie che trasmetteva sulle frequenze dell’FM. Dalla sala da pranzo di casa di Nando trasmettevamo a ripetizione quei 2 dischi (non è un modo di dire, ne avevamo davvero solo 2). E si sentiva sulla radiolina della mamma in cucina. Peccato che il segnale non andava oltre quella cucina! Ma fu la nostra prima radio. La passione era ormai nel sangue.
Nel 1983 il grande sogno: io, Nando e Mario fondiamo Radio Studio 93. Eravamo 3 ventenni senza una lira, ma con tanta voglia di divertirci. Con l’aiuto di 2 mentori (il Guerra e il Mega) tiriamo su un’emittente radiofonica coi fiocchi. In pochi anni diventiamo i numeri uno di Aprilia e poi di tutta la zona a sud di Roma. E Nando sempre lì, dietro il microfono. Io e Mario diventiamo più amministratori, lui è “the voice”, la voce di Studio 93.
Nando aveva una voce che risultava subito familiare a chi l’ascoltava. Aveva degli ineguagliabili tempi radiofonici di attacco: nulla di studiato, tutto di puro istinto.
Le cuffie sempre al massimo, i bassi a palla, i volumi sul rosso fisso. Quando apriva il microfono e in studio si accendeva la luce rossa “ON AIR“, ondeggiava un po’ col capo, una bel respiro a riempire d’aria i polmoni e…. via con la voce: poche semplici parole per mixare il brano uscente e quello entrante: tutta qui la sua magia. Ma che magia!
Era piacevole ascoltarlo, per ore. Girando per Aprilia sentivi la sua voce ovunque: nelle case, nei negozi, in auto… nessuno ignorava chi fosse Nando Bisacco.
Gomito a gomito per 30 anni, le vacanze insieme, le feste, i concerti, gli sballi, le risate… non ricordo di essermi mai arrabbiato con Nando, era impossibile incavolarsi con lui, che aveva una filosofia di vita davvero unica.
La vita, secondo Nando, era una grande fregatura. E allora non valeva la pena stare troppo a preoccuparsi. Nando non sapeva pianificare, non sapeva organizzare, perché a lui interessava solo vivere nel presente. Da un viaggio in Brasile tornò estasiato: “Pensa – mi disse – lì quando è ora di dormire ti butti in spiaggia sotto una pianta e dormi, dove stai stai”, per lui era il top!
Un modo di vivere che noi amici (razionali) spesso criticavamo: troppa noncuranza, troppo disinteresse… Non l’abbiamo mai capito.
Lo criticavamo noi amici, ma gli abbiamo voluto tutti davvero tanto bene.
Allora, caro Nando, “Partìo di longo“. E buon viaggio.