Un problema che realmente esiste, una situazione che è certamente in continuo peggioramento e che le amministrazioni che si susseguono fanno difficoltà ad arginare.
Ragusa magari, a mio giudizio, esagera con l’analisi delle responsabilità politiche, ma ha il merito di portare in discussione un tema che in realtà i cittadini sentono molto, e anche di suggerire soluzioni che sono davvero da prendere in considerazione.
Il problema, sia chiaro, non è solo di Aprilia, ma anche di tutti i Comuni del circondario, che Il Caffè segue: probabilmente è un problema nazionale (ma di questo non abbiamo i dati per confermare). È un problema principalmente legato ai cambiamenti climatici, che hanno favorito il proliferare di questi animali che vivono con noi in città.
Topi e blatte? Intervenga Acqualatina
I topi e le blatte vivono e proliferano principalmente nelle fogne, che sono di competenza del gestore idrico Acqualatina. Dovrebbero essere un loro problema più che delle singole amministrazioni comunali. Ecco perché Ragusa invita appunto i sindaci ad imporre ad Acqualatina di sanificare quei luoghi, che sono di sua competenza con apposite derattizzazioni e deblattizzazioni.
Il problema qui però diventa politico. Perché se è vero che il ragionamento della responsabilità di Acqualatina non fa una grinza, è altrettanto vero che il gestore idrico pontino entra in logiche di equilibri politici tra le segreterie provinciali, regionali e anche nazionali, per cui i sindaci (che da queste segreterie dipendono) possono facilmente essere bloccati nelle loro pretese. Quando si parla di “filiera politica” come apportatrice di vantaggi, ci si scorda che la stessa funziona anche al contrario, con imposizioni dall’alto che tappano la bocca ai sindaci (vedi discariche o, appunto, pretese verso il gestore idrico).
Le zanzare e le disinfestazioni ‘inutili’
Il tema delle zanzare, invece, deve essere secondo me trattato differentemente.
L’infestazione delle zanzare, di giorno quelle importate della zanzara tigre e di notte quello della zanzara “nostrana”, è in realtà un problema davvero difficile da trattare con le disinfestazioni. Anzi, supportato dal parere di gran parte degli amministratori che ho sentito nei vari anni, posso affermare che le disinfestazioni che i comuni svolgono periodicamente sono poco più che fumo negli occhi per i cittadini.
Il problema delle zanzare non si risolve spruzzando un po’ di veleno lungo il bordo dei marciapiedi. Certo molte zanzare muoiono, ma il loro posto viene immediatamente preso dalla moltitudine delle altre che popolano le zone vicine non raggiunte dalla disinfestazione. Insomma, fate la prova: se spruzzate disinfestante nel vostro giardino è probabile che le zanzare spariscano quel giorno, per tornare in massa entro 24-48 ore.
Ma il popolo “rumoreggia” e così le amministrazione ogni anno stanziano un po’ di soldi per le disinfestazioni notturne. Ma ne avete mai vista una? Un furgoncino passa lungo la strada (non certo a passo d’uomo) spruzzando una nuvoletta di prodotto che al massimo si deposita sul marciapiede. Dei risultati ne abbiamo parlato.
Zanzare, cosa possono fare i Comuni?
Molto più impattante sarebbe adottare misure che si conoscono da secoli, come coltivare quelle piante che emettono un odore repellente per le zanzare, bonificare i punti di ristagno dell’acqua e, questa è una idea di Andrea Ragusa che trovo fantastica, favorire il reinsediamento dei pipistrelli.
I pipistrelli ad Aprilia sono quasi del tutto spariti. Anni fa, al calare della sera, d’estate vedevi un nugolo di pipistrelli volare tra i palazzi che facevano strage di zanzare e qualsiasi altro insetto: un vero e proprio depuratore naturale.
Ora i pipistrelli sono spariti. Certo i cambiamenti climatici hanno contribuito, ma l’uomo potrebbe favorirne il reinsediamento, come propone appunto il rappresentante del M5S apriliano, magari coinvolgendo le scuole in un grande progetto ambientale-educativo.
Zanzare, esiste anche la soluzione finale
Solo a titolo di informazione aggiungo una informazione che arriva dall’ingegneria genetica. Questa è riuscita a creare una zanzara maschio (sapete che ci pungono solo le femmine) che si riprodurrebbe trasmettendo quasi esclusivamente geni maschili, cioè queste zanzare danno origine a proli di soli maschi. Se immesse in natura, si è calcolato che nel giro di 5 o 6 loro generazioni in pratica annullerebbero la razza delle zanzare, in quanto nascerebbero solo maschi e quindi si estinguerebbero.
Speriamo non saltino fuori i difensori estremi della razza delle zanzare!
Il Comunicato di Andrea Ragusa
(Responsabile locale del Movimento 5 Stelle di Aprilia)
“Quelle carenti, quando non completamente assenti o inefficaci, disinfestazioni (derattizzazioni, deblattizzazioni e contro le zanzare) messe in campo dalla precedente amministrazione, a lungo andare hanno portato a conseguenze insopportabili: la nostra città invasa dalle blatte, dei topi e da fastidiosissime zanzare, ormai attiva e tutte le ore della giornata e non unicamente nelle ore serali come un tempo.
Ormai è usuale vedere muoversi indisturbate sui marciapiedi e le strade cittadine le blatte, moltiplicatesi a livelli impressionanti, e il fatto che possano essere portatrici di epatite A, dissenteria, poliomielite e salmonellosi non trasmette tranquillità.
Tenendo in considerazione che gli interventi di deblattizzazione dovrebbero essere attuati e ripetuti fino a tre settimane dalla schiusa delle uova (per eliminare le neanidi nate dalle ovature), e quindi fino a primavera, ma che anche se fatti adesso non sarebbero completamente inutili, non ignorando che sullo specifico capitolo di bilancio comunale dedicato alle disinfestazioni, all’insediamento della nuova amministrazione, risultavano presenti risorse esigue, e non trascurandone anche il fatto che sia i topi che le blatte vivono e si riproducono in tubature e fognature, di proprietà e gestite da Acqualatina, suggerisco di chiedere alla Società di provvedere ad attuare le disinfestazioni nei tempi e nelle modalità previste, sia perché di propria competenza sia per non far assottigliare, con questi interventi, le già anemiche casse comunali, che potrebbero essere rimpolpate, nella parte dedicata a questo tipo di interventi, con il prossimo bilancio, ma solo per attuare interventi da attuare in situazioni emergenziali.
Per quanto riguarda le zanzare suggeriamo di fare ricorso alle bat box o bat house, le casettine rifugio per pipistrelli, nostri alleati naturali contro le zanzare. Le bat box non rappresentano di certo una soluzione al problema della presenza di questi insetti fastidiosi dell’ordine dei Ditteri, ma sicuramente potrebbero portare ad un attenuazione del problema in maniera naturale e con un investimento ecosostenibile. Dell’assemblamento delle cassette rifugio, inserite in un progetto educativo in ambito scolastico, potrebbero occuparsene gli studenti, per poi essere posizionate sugli alberi da personale preposto, magari dell’ASAM.”
Andrea Ragusa