Il desiderio delle famiglie di far sapere della scomparsa di un proprio caro, per consentire a quante più persone di partecipare al funerale, ha sempre portato le agenzie funebri ad affiggere le epigrafi dove capitava, mancando degli spazi ad hoc. Se da una parte l’epigrafe “selvaggia” rappresenta un imbrattamento delle superfici, dalle cassette elettriche ai pali, dall’altra bisogna mettere nelle condizioni chi opera nel campo dei funerali di rispettare il regolamento varato nel 2015, che prevedeva bacheche dedicate e “sponsorizzate” da marmisti, fiorai e pompe funebri.
Visto che il Comune non ha più fatto nulla, ci penseranno le stesse ditte: “Il Comune non ha i fondi per il servizio su bacheche di affissione funebre. In accordo sia noi Carosi che Zanettini e Fantini provvederemo a breve a far installare circa 15 tabelle private a nostre spese, disposte su tutte le chiese di Aprilia, la piazza ed il cimitero”.
Fino ad allora “divieto di affissione al centro e periferie di Aprilia”. Il controllo verrà fatto dalla Polizia Locale che provvederà a multare i trasgressori.
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