LISTE DI ATTESA, PROBLEMA IRRISOLTO
Tra le criticità più vive della sanità laziale c’è senza dubbio quella delle liste di attesa, che nei suoi 10 anni di governo Zingaretti e compagni non sono riusciti ad affrontare in maniera definitiva. Il tema, peraltro, è finito al centro di una recente audizione in commissione Sanità del consiglio regionale. Audizione sollecitata dal consigliere Fdi Massimiliano Maselli: “La Giunta regionale – ha spiegato – più volte ha annunciato piani importanti, che non sono stati attuati, ci sono centinaia di migliaia di visite annullate durante la pandemia, strutture accreditate che addirittura non sono nell’agenda del Recup”. Da quanto filtra dalla Regione, ad oggi il 70 per cento delle prestazioni sono svolte entro i tempi previsti: “Le prestazioni non erogate a causa della pandemia – ha dichiarato Monica Funiciello della Direzione Salute, nel corso della audizione – sono state quasi tutte recuperate, parliamo del 98,7 per cento del totale. Per quanto riguarda le Pet, considerando la mobilità verso altre Regioni che abbiamo avuto nel biennio 2019-20, abbiamo attivato un piano per incrementare l’offerta di 7.500 prestazioni annue. Stiamo lavorando, con due modalità differenti a seconda della compatibilità dei sistemi informatici, per inserire nel Recup tutte le strutture accreditate. E’ una situazione in continua evoluzione”.
FUTURO INCERTO PER GLI INFERMIERI
Altra questione aperta è poi quella del personale infermieristico che, insieme ai medici, sono state tra le figure professionali simbolo a contrasto della pandemia Covid. E adesso che l’emergenza sanitaria è “finita”, almeno (anzi solamente) sui calendari, le parti sociali si interrogano sul futuro della categoria. Ivi incluso il Lazio dove, va detto, in questi mesi non sono mancate le assunzioni in ospedali e presidi territoriali. Una boccata di ossigeno dopo anni e anni di commissariamento della Sanità, che comunque presenta ancora criticità e questioni aperte. Come è la situazione nel nostro territorio regionale? “Diciamo che le criticità per gli infermieri – sottolinea preoccupato Stefano Barone, Segretario Provinciale del sindaco Nursind Roma – non sono mai terminate, ed è questa la nota dolente che fa ancora più male se si considera la fine dell’emergenza sanitaria. In seguito alla quale in molte aziende e strutture ospedaliere non sono state più rinnovate numerose assunzioni a tempo determinato degli infermieri chiamati a lavorare durante la pandemia. Come se tutto fosse finito, mentre gli ospedali del nostro territorio regionale continuano ogni giorno ad affrontare casi Covid. La nostra preoccupazione cresce se si considera anche che la graduatoria del Sant’Andrea si sta via via esaurendo e ad oggi il concorso della Roma2 ancora non è andato in gazzetta ufficiale”. Altro grande problema è inoltre quello legato alle “aggressioni agli infermieri: un problema sempre attuale, e sono del parere che non bastino osservatori e annunci ma servano azioni concrete e mirate per contrastare un fenomeno pericoloso e che si sta riproponendo purtroppo dopo le limitazioni di accesso legate al Covid”, ha aggiunto il segretario Barone
IL VICEPRESIDENTE CAPOLEI: “SERVONO PIÙ RISORSE”
Sulle criticità della sanità del territorio regionale, dunque, Il Caffè ha chiesto lumi a Fabio Capolei, consigliere regionale del Lazio e vicepresidente della commissione Sanità. Questa la sua ricetta: “La Regione Lazio deve investire risorse per sviluppare una rete sanitaria di prossimità che copra tutto il territorio regionale. La principale criticità del nostro sistema sanitario riguarda le infinite liste di attesa per ricevere prestazioni mediche. Bisogna ampliare l’offerta, anche operando maggiormente in sinergia con i privati, e decongestionare gli ospedali, in particolar modo i pronto soccorso, molti dei quali oggi, nei momenti di maggiore sollecitazione, si ritrovano in condizioni ai limiti dell’agibilità. In tal senso sarà importante utilizzare bene i fondi europei in arrivo dal Pnrr”. Il vicepresidente sente anche la necessità di tutelare le strutture sanitarie più piccole presenti nel Lazio: “Dobbiamo scongiurare il rischio che queste vengano “svuotate” di personale, medici, infermieri e oss, a vantaggio degli ospedali situati nei grandi centri e delle nuove strutture che nasceranno con i fondi ue. Consideriamo altrettanto urgente – conclude infine a il Caffè – investire in tecnologie sanitarie di ultima generazione, e rinnovare attrezzature e macchinari ormai obsoleti, per garantire un’offerta sanitaria di qualità ed evitare che i cittadini laziali migrino in altre regioni per curarsi”.
I farmaci negli ospedali del Lazio arriveranno con drone
Arrivano droni per il trasporto rapido di farmaci, campioni biologici, vaccini, sangue e in futuro anche di organi. Si moltiplicano infatti in Italia i progetti per l’impiego di droni in ambito sanitario, che consentiranno di ridurre drasticamente i tempi di collegamento tra strutture ospedaliere e, in alcuni casi, di contribuire a salvare pazienti in imminente pericolo di vita. In pratica, utilizzando nuovi veicoli volanti radiocomandati, dotati di una speciale capsula con ambiente e temperatura controllati, sarà possibile trasferire velocemente e in maniera sicura pacchi del peso di alcuni chilogrammi a distanza di decine di chilometri, senza dover più ricorrere alle corse di ambulanze nel congestionato traffico cittadino. Così un comunicato sugli ultimi progetti di questi nuovi “droni medicali” che saranno presentati nella prossima puntata di “Roma Drone Webinar Channel” (RDWC), il canale in diretta streaming su normativa, tecnologia e business degli Unmanned Aerial Systems (UAS), che si svolgerà giovedì 9 dicembre (dalle ore 16) sulla pagina Facebook @romadrone sul tema “Droni in ospedale. Progetti e sperimentazioni per l’utilizzo di UAS nel trasporto di farmaci, sangue e generi biomedicali”.
LA SPERIMENTAZIONE
Un’interessante sperimentazione è stata realizzata da Leonardo, Telespazio e D-Flight, che hanno organizzato due voli di un drone ad ala fissa a decollo e atterraggio verticali tra le sedi distanti 32 chilometri di Santa Marinella e Palidoro dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Un altro progetto, denominato “Philotea” e sviluppato da un gruppo di aziende guidato dalla napoletana Carpitech, riguarda l’impiego di un drone multirotore con la capsula “Smox”, un innovativo contenitore sanitario termoautonomo, con applicazioni di Internet of Things e di intelligenza artificiale, per il trasporto di farmaci, materiali biologici, sangue e organi. Un sistema simile è stato sviluppato da ABzero, start-up toscana incubata dal Polo Tecnologico di Navacchio (Pisa) e spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che vede l’utilizzo di un drone multirotore dotato di una “smart capsule” brevettata per il trasporto di sangue, emoderivati, medicinali e anche tamponi covid tra strutture sanitarie. Un nuovo drone è stato invece realizzato dalla società romana Eurolink Systems: si tratta del quadricottero “Beluga”, dotato di una cargo-bay per il trasporto di sacche di sangue, plasma e farmaci in aree difficili da raggiungere rapidamente o in situazioni di emergenza. Altri progetti sono in fase di studio: il Distretto Tecnologico Aerospaziale di Brindisi, nell’ambito del progetto europeo “Corus-Xuam”, sperimenterà il trasporto urgente di vaccini con droni tra l’aeroporto di Grottaglie e l’ospedale di Manduria (Taranto), mentre la Fondazione DOT (Donazione Organi e Trapianti) e il Politecnico di Torino stanno lavorando al progetto “INDOOR” per il trasporto con droni di materiale biologico e organi. Il canale RDWC è promosso da Roma Drone Conference, l’evento professionale dedicato alla drone community italiana, e organizzato dall’associazione Ifimedia e da Mediarkè, in collaborazione con l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), l’Università Europea di Roma e l’AOPA Italia-Divisione APR. Sponsor di RDWC sono: D-Flight (main sponsor), Aerovision, CABI Broker e DroneFly.Shop. La redazione giornalistica e l’ufficio stampa sono curati da Mediarkè, mentre la produzione e il supporto tecnico da Meway. Media partner ufficiali sono Quadricottero News, Drone Channel Tv, FlyEurope.tv e Eventpage.it. La partecipazione è libera e gratuita.