Lasciano davvero poco all’immaginazione le parole di Veronica Felici, sindaco di Pomezia, sul caso dell’acquisto del palazzo sito in via Castelli Romani, indicato dalla sua Giunta, con l’ok successivo del Consiglio, per ospitare temporaneamente le 42 classi della scuola media Marone, giusto il tempo necessario per i lavori di ristrutturazione della vecchia sede storica.
Abbiamo intervistato il sindaco della città di Pomezia, nella sede della casa comunale, dopo aver sentito, nei giorni scorsi, più volte, le versioni delle opposizioni (articolo 1, articolo 2, articolo 3 , articolo 4, articolo 5 , articolo 6 e articolo 7).
Sindaco, quindi lei sostiene che l’acquisto dell’immobile a 5,9 milioni di euro sia un affare migliore dei 42 moduli a 3,6 milioni di euro, perché?
“I 42 moduli ‘usa e getta’ sarebbero stati l‘ennesima bufala come lo sono stati, a proposito di scuola, i famosi banchi con le rotelle, ricorda? I moduli li propose l’ex sindaco Adriano Zuccalà. Noi ai 42 moduli ‘usa e getta’ preferiamo un palazzo di cemento e acciaio, un patrimonio sicuro, che puoi vedere e toccare, riutilizzare, al limite rivendere, in futuro. Ma questi capopopolo, mi permetta la licenza, chi pensano ancora di prendere in giro?”.
Questo immobile verrà utilizzato per un paio d’anni, e poi?
“Quando le 42 classi della Marone torneranno alla sede storica, entro un paio d’anni, questo immobile resterà un patrimonio della città. Qualcosa di solido, di concreto, con un ampio spazio interno da poter sfruttare, oltreché con un valore economico.
L’iter per l’acquisto dell’immobile è andato troppo veloce come raccontano le opposizioni?
“Qualcuno in città parla di emergenza democratica, di eccessiva velocità dell’iter burocratico. Ci tengo a sottolineare che prima di andare in Consiglio, abbiamo sviscerato ogni singolo aspetto del futuro acquisto in Commissione Trasparenza: l’urgenza di mettere mano alla situazione è dettata dal dover rispettare le scadenze del PNNR per non perdere i finanziamenti per l’adeguamento sismico delle strutture scolastiche. E a proposito di finanziamenti PNNR, grazie al nostro intervento riusciremo ad arrivare ad ottenere 10,5 milioni di euro per l’adeguamento al piano antisismico.
Qualcuno, oltre alla Commissione Trasparenza, ha controllato la vostra proposta?
“Abbiamo avuto l’approvazione da parte del Collegio dei Revisori dei Conti, il cui Presidente è stato indicato dal Commissario Prefettizio e l’ok dell’Ufficio Tecnico comunale che ha individuato l’immobile attraverso un avviso pubblico. Abbiamo voluto trovare una soluzione per il presente e il futuro degli studenti e della città. Cosa altro dovevamo fare? Forse attendere altri 10 anni senza muovere un dito, come ha fatto chi ci ha preceduto e che ora si è risvegliato improvvisamente dopo anni di dolce fare nulla?
A Pomezia c’è un problema di edilizia scolastica?
“Sì, c’è una grossa penuria di immobili ad uso scolastico, ma si tratta di problemi che abbiamo ereditato, non li abbiamo creati noi. Ed ora stiamo cercando non solo di risolverli, ma anche alla svelta, e con soluzioni che non siano ‘usa e getta’, ma definitive, vantaggiose dal punto di vista economico, come farebbe il buon padre di famiglia. Stiamo facendo solo questo. I ‘capopopolo’, mi conceda ancora la licenza, governano da decenni in Città Metropolitana, a cui la legge demanda tutte le responsabilità in tema di edilizia scolastica superiore, prima sotto la guida di Zingaretti, poi di Raggi, oggi di Gualtieri, ma pretendono di venire a fare la lezione a me, a noi, che siamo appena arrivati in città. Quando verrà consegnata nei tempi stabiliti, vedremo chi avrà avuto ragione”.
Leggi anche:
‘A Rocca di Papa tornerà in funzione la storica funicolare, una delle più panoramiche d’Europa’.