Il circondario di Tribunale della città di Latina rappresenta uno dei pochi, in tutta Italia, in cui è quasi impossibile accedere alla procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento, nota come legge 3/2012, definita legge salva suicidi, oggi parte integrante del codice della crisi e della insolvenza.
Tale procedura consente – ai cosiddetti debitori “non fallibili”, quindi privati cittadini, soci di società di persone, fideuissori e amministratori di società, imprese agricole e società sottosoglia – ove sussistano i requisiti di legge, di ottenere la riduzione o dilazione dei propri debiti con la vendita dei propri beni o cessione di parte dei redditi futuri, secondo apposite procedure, nell’ottica della esdebitazione, ossia della cancellazione del debito, grazie all’opera compositiva del gestore della crisi nel trovare un equilibrio tra gli interessi dei creditori e le concrete possibilità economiche del debitore.
Ma, mentre la maggior parte dei Tribunali Italiani licenzia provvedimenti che consentono ai debitori di ottenere l’esdebitazione e di riprendere a vivere normalmente, a Latina tutto ciò non è possibile, in quanto i ricorsi presentati dai debitori, con l’ausilio degli avvocati, e dell’Occ e del gestore della crisi, vengono dichiarati, per la maggior parte improcedibili o rigettati.
Sembra dunque che ci siano sempre più ostacoli per i debitori che cerchino di evitare la svendita del proprio patrimonio oggetto di esecuzione (l’esecuzione immobiliare, e nel dettaglio l’asta può essere sospesa all’apertura alle procedure di sovraindebitamento) o la continuità aziendale delle proprie piccole e medie imprese, e che questa guerra si materializza in una serie di provvedimenti giudiziari sin troppo spesso abnormi ed incomprensibili.
La prova di quanto sostenuto è fornita anche dall’esiguo numero di procedure di sovraindebitamento depositate innanzi agli Occ (organismi di composizione delle crisi) di Latina (Ordine degli avvocati, dei dottori commercialisti, Camera di Commercio ed Occ di Lenola), e quindi rubricate in Tribunale, di contro a quanto accade negli altri tribunali (per esempio Cassino o Frosinone).
Allo scopo di ottenere risposte reali e celeri, sia da parte delle istituzioni nazionali che europee, a tutela dei cittadini residenti nel circondario del Tribunale di Latina, gli avvocati Giuseppe Valenti e Cira Di Feo hanno inoltrato una segnalazione alle autorità italiane, tra cui il Ministero della Giustizia, ed europee, affinché intervengano a tutela dei soggetti indebitati del nostro territorio.
L’auspicio è che, grazie a tale sollecitazione, i cittadini e le imprese nel territorio pontino, cui sono nei fatti precluse delle opportunità che l’ordinamento ha inteso predisporre per gestire la crisi da sovraindebitamento e insolvenza, possano vedere finalmente riconosciuti i propri diritti.
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