Ora è arrivata la direttiva della giunta guidata dal sindaco Lanfranco Principi ai dirigenti: autorizzate i trasferimenti solo se supportati da gravi problemi familiari o di salute.
POCO PERSONALE
“L’Amministrazione Comunale soffre una grave carenza di personale dovuta a pensionamenti, dimissioni e mobilità in uscita intervenute in questi ultimi anni, nonché dei rigidi vincoli di finanza pubblica in tema di assunzioni, che non hanno consentito un adeguato ricambio del personale dipendente, causa principale dell’attuale squilibrio tra esigenze organizzative e forza lavoro”, si legge nella delibera.
“Le ristrette capacità di bilancio del Comune di Aprilia non consentono una espansione della spesa di personale eccedente quella complessiva dei cessati e, comunque, non in grado di utilizzare pienamente le capacità assunzionali offerte dal Dl 34/2019”: per questo la giunta ha ritenuto “di dover impartire direttive organizzative ai Dirigenti in materia di trasferimenti di personale al fine di salvaguardare la vigente “dotazione organica” e non arrecare pregiudizio in capo all’Ente, nonché di garantire il regolare svolgimento dei servizi comunali, nel rispetto del principio di imparzialità e di buon andamento dell’Amministrazione”.
“Occorre comunque contemperare, da un lato, l’aspettativa del dipendente ad un trasferimento per mobilità, dall’altro, la normale funzionalità dell’Ente, con correlata capacità di dare risposta ai bisogni del cittadino, queste potenzialmente pregiudicate dalla mancata sostituzione, in tempi ragionevoli, del dipendente ceduto”.
LE DIRETTIVE
Dunque, ecco le direttive impartite con delibera di giunta:
“Nella disamina del rilascio del nulla osta propedeutico alla concessione del previo assenso, i Dirigenti dovranno valutare con la massima attenzione e puntualità:
a) se si tratti di posizioni da dichiarare motivatamente infungibili;
b) se si tratti di unità di personale assunto da meno di tre anni;
c) se la mobilità determini una carenza di organico superiore al 5 per cento nella qualifica corrispondente a quella del richiedente;
Potranno essere “valutate, in via residuale ed eccezionale, in un’ottica comunque di priorità dei fabbisogni di personale assegnati alle singole unità organizzative comunali, solo le mobilità legate a gravi e documentati motivi di salute o a documentate gravi esigenze personali o familiari”.
È sempre ammessa la “mobilità compensativa per interscambio tra dipendenti dello stesso o diverso comparto, con inquadramento in pari o equivalente area, attivata dai dipendenti interessati, previa acquisizione del parere favorevole da parte di entrambi gli enti coinvolti nella procedura”.