Al documento di sfiducia dei cinque consiglieri, De Marchis ha risposto per le rime.
“Sono stato io – spiega in una nota – a chiedere ai consiglieri “dissenzienti” di produrre un documento perché pensavo che oltre alle argomentazioni astratte e inconsistenti manifestate nel corso della penultima riunione consiliare, i consiglieri comunali avessero delle motivazioni più profonde e soprattutto legate alla gestione del gruppo consiliare. Dopo aver letto il documento devo prendere atto che nessun addebito mi viene mosso in relazione alla gestione del gruppo, e questo mi conferma e mi rende consapevole del grande lavoro collettivo che abbiamo svolto”.
Il documento è firmato da Marco Fioravante, Alessandro Cozzolino, Enzo De Amicis e Aristide Carnevale, mentre ne hanno preso le distanze Fabrizio Mattioli, Nicoletta Zuliani, Fabrizio Porcari e Omar Sarubbo.
Ma de Marchis non molla. “La sottoscrizione di un documento da parte di cinque componenti non dimissiona un capogruppo”.