Questo corteo che attraverserà strade e piazze del comune di Albano è decisamente importante. Perché riguarda uno dei municipi che verrebbe maggiormente coinvolto, dal punto di vista ambientale ed igienico-sanitario, dall’avvio del nuovo impianto industriale che sorgerebbe proprio a ridosso del territorio comunale. Parliamo difatti di un mega-forno brucia-rifiuti davvero gigantesco, da 600mila tonnellate annue di pattume, una quantità superiore addirittura alle esigenze pur elevate della stessa città di Roma. La Capitale sarebbe ‘costretta’ difatti, per alimentare il forno H-24, a comprare rifiuti da città, provincie e regioni non ancora ben identificate, visto che da sola non sarebbe in grado di alimentare l’impianto.
Albano-Ariccia, al corteo contro l’inceneritore di Roma sindaci e cittadini dei Castelli Romani
All’iniziativa pubblica di sabato 24 febbraio prenderà parte la cittadinanza e molti primi cittadini, deputati e senatori della zona di Roma e Roma sud. Difatti c’è un fronte comune, tra sindaci e politici della zona di Roma sud, che è trasversale alle ‘classiche’ logiche politiche. Come dimostra l’evento che si svolgerà venerdì 23 febbraio a Castel Gandolfo. Un evento che vedrà la partecipazione di senatori, deputati e primi cittadini delle diverse forse e partiti politici. A dimostrazione che quello di cui si parla è un tema trasversale. Visto che la tutela della salute riguarda davvero tutti. Indipendentemente dal proprio orientamento politico, dal proprio partito di riferimento.
Il consumo di acqua
Uno dei temi più dibattuti in merito all’inceneritore di Roma gli elevati consumi idrici dell’impianto. Questa acqua verrà ‘prelevata’ da varie fonti. Prima di tutto proprio al comune di Albano. Con una condotta idrica da 5,2 km che dal depuratore di Pavona, la popolosa frazione di Albano, giungerà fino al terreno prescelto da Ama e Acea per la realizzazione dell’inceneritore.
Parte dell’acqua verrà però ‘sottratta’ anche ai due comuni di Ardea e Pomezia, ‘succhiata’ dal centro idrico Acea situato in zona Roma-Santa Palomba.
Parte dell’acqua verrà prelevata anche direttamente dalla falda dei Colli Albani, visto che Acea scaverà sul terreno prescelto ben 4 pozzi.
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