Ai medici di turno è bastato fare una radiografia per capire che cosa stesse succedendo: il paziente aveva un oggetto nel retto, in pratica tra la fine dell’intestino e l’ano.
Che cosa fosse quell’oggetto misterioso è stato evidente dalla lastra: un qualcosa di molto simile a un tubetto di gel di una nota marca di prodotti per il sesso, dalla forma allungata e arrotondata.
Con tutta probabilità, il paziente ha avuto un incidente imprevisto durante un gioco erotico. Il problema è uno: il protagonista di questa vicenda, secondo quanto riporta Repubblica, quando gli è stato prospettato che l’unica soluzione era l’operazione per estrarre l’oggetto dal retto, ha pensato bene di andarsene. Un gesto che ha messo in pericolo la sua vita: la mancata estrazione del tubetto infatti potrebbe portare a conseguenze molto gravi.
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Il precedente
Nulla a che vedere con quanto accaduto lo scorso novembre, quando un uomo si è presentato in ospedale a Latina con i sintomi di un’anemia: è stato sottoposto a una lastra e da qui la scoperta sconcertante.
L’uomo aveva cento oggetti nello stomaco: batterie, mollette da bucato, spille touch, punte per trapano, chiavi, brugole, accendini, pezzi di vetro e di ceramica, penne, monete, dadi, una candela dell’auto, bulloni, cucchiaini e persino una forchetta. Una vera e propria ferramenta. Subito l’intervento chirurgico di urgenza.
Il paziente, un uomo di mezza età, dopo il trasferimento dall’ospedale Goretti è stato operato con successo dal dottor Giuseppe Cavallaro, responsabile dell’Unità operativa di chirurgia generale a gestione universitaria attiva presso l’Icot, Istituto chirurgico ortopedico.
Un possibile caso di picacismo, un disturbo alimentare che porta a mangiare oggetti non commestibili.