Sono a rischio in particolare i pozzi del campo Acea di Santa Palomba (che serve anche il comune di Ardea). Inascoltato, fino ad ora, l’allarme lanciato dal Comune di Pomezia, da Arpa Lazio e dalla Città Metropolitana di Roma. Ma andiamo per gradi.
Il centro carburanti Eni di Pomezia – Santa Palomba è situato in via della Zoologia n.1 continua a disperdere idrocarburi nella nuda terra da 6 anni a questa parte. (Cerchiato in rosso, l’area archeologica di Torre Maggiore, nel bel mezzo dell’area industriale di Pomezia-Santa Palomba).
Pomezia, il deposito Eni trasuda (ancora) benzina
La vicenda sarebbe grave di per se, ma lo è ancora di più visto che questo deposito si trova ad un tiro di schioppo, per l’appunto, dall’importante campo pozzi Acea (ad uso potabile) della zona di Roma sud denominato ‘Laurentina‘ che serve Ardea e Pomezia.
A rischio i pozzi Acea (che servono anche Ardea)
Eventi del genere, ossia dispersioni di carburante nel terreno, erano già accaduti in passato in questo stesso deposito. Eventi gravi, molto gravi. In particolare, la recente ed ennesima dispersione di benzina ha riguardato un punto di una tubazione in ingresso al serbatoio TK6 presso il grande deposito pometino.
Così si legge tra le carte comunali di Pomezia.
Il Piano di bonifica proposto dalla stessa società Eni agli Enti pubblici è stato bocciato sonoramente da Arpa Lazio (l’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale) e dalla Città Metropolitana di Roma Capitale. Così riporta chiaramente un documento tecnico pubblicato dal comune di Pomezia lo scorso 5 aprile.
Proprio il tavolo congiunto degli Enti pubblici che si è svolto lo scorso 12 febbraio ha chiuso i lavori con un ‘parere negativo’.
Che significa? Che il Piano di bonifica va rifatto da capo. Con tutti i rischi (di perdite di tempo) per la salute umana e per l’ambiente che si possono immaginare.
Il ‘grande silenzio’ di Acea Ato 2
Già in passato – è cosa nota – si erano verificati più volte ‘trasudi’ (ossia perdite considerevoli di carburanti nella nuda terra) di benzina che hanno contaminato il campo pozzi Acea Ato 2 ‘Laurentina’. Campo pozzi situato proprio sul confine tra Pomezia ed Ardea. Campo pozzi che rifornisce di acqua potabile, lo ripetiamo, i due popolosi comuni del litorale. La vicenda era anche già finita all’attenzione della Regione Lazio.
Al recente tavolo inter-istituzionale capitanato dal comune di Pomezia c’era, di certo, un ‘grande silenzio’. Vale a dire quello di Acea. Non risultano, negli atti a nostra disposizione, suoi pareri in merito. Quale misure di garanzia ha proposto Acea? Non lo sappiamo. Tra l’altro, con l’arrivo della primavera-estate è presumibile un aumento considerevole dei consumi idrici in zona. I cittadini e turisti in arrivo tra Ardea e Pomezia cosa dovranno fare? Non lo sappiamo. Non risultano consigli o pareri in merito di Acea nemmeno sui suoi siti ufficiali, perché? Perchè questo grande silenzio di Acea?
L’inceneritore Acea di Santa Palomba, un ulteriore schiaffo al territorio dei Castelli, di Ardea e Pomezia
La municipalizzata dell’acqua del comune di Roma, proprio in questi mesi, sta entrando sempre di più nel business dei rifiuti. È difatti Acea la società capo-cordata di un RTI-Rete Temporanea di Imprese che pretende di realizzare in questa stessa zona una grande inceneritore al servizio della Capitale. Inceneritore proposto dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Fa rumore, quindi, il suo ”silenzio’ da un tavolo di siffatta gravità che riguarda il tema della qualità dell’acqua di un suo campo pozzi e, di conseguenza, il grande silenzio che riguarda, a cascata, il tema della salute umana e della tutela dell’ambiente.
Tra l’altro, Acea ha scritto nel suo progetto preliminare che scaverà in zona Santa Palomba 4 pozzi che metteranno decisamente a dura prova l’intero sistema idrico e la relativa falda dei Colli Albani.
L’interrogazione nelle mani del Governo Meloni
Di recente su questo caso, lanciato dal nostro giornale (per leggere la prima notizia, clicca qui) è stata anche depositata una interrogazione urgente a risposta scritta firmata dal senatore Peppe De Cristofaro. In particolare, la sua interrogazione è finita nelle mani dei due ministri del Governo Meloni delegati alla Salute (Orazio Schillaci) e Ambiente (Gilberto Pichetto Fratin).
Speriamo, presto, di saperne di più.
Pomezia, il deposito Eni trasuda (ancora) benzina. A rischio i pozzi Acea che servono anche Ardea.
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