Si tratterebbe di incassare circa 3,3 milioni di €, per ‘alienazione’ da 10 terreni più un ulteriore ed undicesimo terreno con destinazione ‘agroforestale’.
I terreni in questione hanno tutti un valore economico molto alto che arriva a toccare punte singole anche di oltre i 500mila e 700mila €.
Si tratta in pratica dei terreni su cui circa 30 anni fa alcune cooperative, sfruttando una legge varata allora, hanno costruito appartamenti di edilizia calmierata.
La storia dei terreni in vendita
Questi appartamenti sono stati costruiti su terreni di proprietà del Comune di Nemi o che comunque lo stesso ente ha espropriato a privati.
Il diritto di proprietà è rimasto sempre al Comune di Nemi, mentre le cooperative edilizie usufruivano del diritto di superficie.
15 anni fa una nuova legge ha permesso che le cooperative potessero acquistare anche il diritto di proprietà dei terreni su cui avevano costruito, a patto che il Comune fosse d’accordo a venderglielo.
Il Comune di Nemi ora ha deciso dunque di alienare questi beni, con grande gioia dei proprietari degli appartamenti costruiti dalle cooperative, ma anche con vantaggi per le casse comunali.
La vendita è stata disposta dalla Giunta comunale di Nemi, sindaco e assessori, pochi giorni fa. Di recente, anche altri comuni hanno provveduto ad aggiornare il proprio ‘Piano di vendita di bene immobili’ di proprietà municipale. Così si chiama tecnicamente il documento con viene disposta la vendita di beni comunali.
Tra i comuni che di recente hanno aggiornato il proprio piano vendita, anche Albano e Velletri. In vendita, sono finiti appartamenti, negozi (ad uso commerciale), addirittura farmacie, o terreni, come in questo caso.
Nemi, come aumentare le entrate
“Il patrimonio immobiliare degli enti locali, spesso cospicuo – spiega l’Amministrazione Bertucci tra i documenti comunali – pur generando un dispendio di risorse, in particolare per i costi di manutenzione, può rappresentare, se opportunamente gestito e valorizzato.
Una fonte di risorse sia a carattere corrente che in conto capitale. A seguito della costante diminuzione delle risorse disponibili per gli enti, da una parte, e della crescente necessità di fare fronte a bisogni pubblici ineludibili, dall’altra, il legislatore ha puntato sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare.
Al fine di incrementare le entrate correnti, improntate a una maggiore redditività, attraverso una sistematica considerazione dei cespiti utilmente ed economicamente cedibili”.
Il piano delle alienazioni
Per tali ragioni di carattere generale, l’Amministrazione ha “aggiornato il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari – Periodo 2024/2026.
Piano che comprendente immobili di proprietà comunali non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali suscettibili di valorizzazione e alienazione (…) sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, dei singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione”.
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