A condurre l’operazione sono stati i finanzieri della Compagnia di Terracina che hanno rinvenuto il liquido occultato in oltre 250 taniche nascoste presso un casolare di campagna nel territorio di Pontinia.
Oltre alle taniche, le Fiamme Gialle hanno anche rivenuto anche materiale utile al confezionamento dello stupefacente.
Oltre a imbuti, scotch, nastro isolante e bustine di cellophane, all’atto della perquisizione hanno trovato oltre 1000 litri di solvente chimico del tipo bio etanolo ed esano. Il liquido, pericoloso perché altamente infiammabile, sarebbe servito per la raffinazione della cocaina dallo stato liquido allo stato solido originale mediante un complesso procedimento chimico.
Poiché anche il solvente si trovava nella cascina di Pontinia, è verosimile pensare che questa fosse utilizzata quale laboratorio-raffineria della sostanza.
Il soggetto cui è riconducibile lo stabile è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per reati in materia di detenzione di sostanze stupefacenti.
La cocaina liquida
La cocaina allo stato liquido rinvenuta nel dai finanzieri di Latina nel casolare di Pontinia non rappresenta una novità nel traffico illegale di sostanze stupefacenti.
Il trasporto della cocaina allo stato liquido è infatti ormai da qualche anno una delle trovate che i trafficanti utilizzano per occultare la sostanza e eludere i controlli.
La polvere di cocaina è altamente solubile, può dunque essere dissolta in un liquido per poi essere ritrasformata successivamente in polvere. In forma liquida può essere nascosta in vari prodotti, come bottiglie di liquore, vino, olio, sciroppo.
Le proprietà radiologiche della cocaina liquida sono diverse da quelle della polvere, è infatti più difficile da rilevare, sfugge dunque più facilmente ai controlli. Quando la cocaina liquida raggiunge la sua destinazione finale, il composto può tornare al suo stato originale tramite un processo di estrazione che necessita di un laboratorio attrezzato.
La cocaina può essere trasportata in forma liquida anche all’interno di capi d’abbigliamento, libri, tappeti e tessuti vari. Il liquido può essere incorporato in ogni sorta di prodotto, ad esempio immergendo pezzi di abbigliamento in una miscela di cocaina e acqua. Nei laboratori di destinazione poi si provvede all’estrazione della cocaina dai materiali in cui è stata incorporata. Per recuperare la cocaina da questi materiali, si deve passare attraverso un processo chimico.
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