I due immobili verranno concessi in uso per trent’anni all’università, dietro pagamento di canone annuo, stimato in base al valore catastale degli immobili.
Le strutture verranno consegnate nelle condizioni in cui si trovano ora. L’Università da parte sua si farà carico di finanziare tutte le opere di riqualificazione e ammodernamento necessarie per le attività in programma all’interno della ex Banca d’Italia.
Alla scadenza del contratto, l’università riconsegnerà gli immobili che rientreranno nella piena disponibilità del Comune con l’acquisizione di tutte le migliorie.
“Tramite l’accordo siglato due immobili storici, ad oggi appartenenti al patrimonio comunale, verranno gestiti dalla Sapienza – Università di Roma che attiverà nuove facoltà a vocazione territoriale potenziando l’offerta formativa già presente sul territorio – dichiara il Sindaco Matilde Celentano – . Un’opportunità di crescita per la città di Latina, sempre più universitaria, che diventerà attrattiva per tanti studenti, anche fuori sede. Allo stesso tempo, l’accordo permetterà di pensare in modo diverso il centro storico. Finalmente il cuore della nostra città sarà vissuto, quotidianamente, da giovani e questo avrà positive ricadute su tutto il tessuto economico e sociale del territorio”.
Gli iscritti all’Università a Latina
Attualmente ci sono 4.200 iscritti nelle facoltà universitarie pontine della Sapienza. La metà degli studenti provengono dal capoluogo e dai centri della provincia di Latina. L’altra metà proviene da tutte le regioni italiane; poco più di 60 studenti di nazionalità straniera.
Dai dati emerge che una quota sempre maggiore di studenti che ha affrontato il triennio di ingegneria o medicina a Roma o a Napoli o altrove, decide poi di iscriversi all’università a Latina per conseguire la laurea magistrale.
“La Magnifica Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni – dichiara l’assessore Ada Nasti – ha manifestato l’interesse ad utilizzare gli spazi degli immobili con una nota inviata all’amministrazione comunale un mese fa, pochi giorni dopo che l’amministrazione comunale è formalmente entrata in possesso dell’ex Banca d’Italia, nell’intento di consolidare la cooperazione già instaurata e implementare il polo didattico”.
Cosa diventerà l’ex Banca d’Italia
Nell’ex Banca d’Italia ci saranno aule e laboratori per l’organizzazione e lo svolgimento delle attività didattiche e di ricerca per nuovi corsi di laurea.
Un’ala dell’edificio resterà invece nella disponibilità del Comune e verrà adibita ad uffici comunali. Questo consentirà all’amministrazione di liberare i locali sede di uffici per i quali viene attualmente pagato un canone di locazione. Consentirà dunque all’Ente di risparmiare quanto necessario per affrontare senza aggravi di spesa il mutuo contratto per l’acquisto dell’ex Banca d’Italia.
“Ora abbiamo l’occasione irripetibile – aggiunge il Sindaco – di portare l’università in centro: lo faremo con l’ex Banca d’Italia e con La Sapienza che porterà a Latina nuove facoltà, un innesto grazie al quale la popolazione studentesca dovrebbe aumentare sensibilmente nel giro di due o tre anni grazie alla nuove iscrizioni. Dunque un nuovo punto di riferimento per la città”.
Il garage Ruspi
L’immobile di Largo Giovanni XXIII sarà destinato ad aule di studio multimediale per gli studenti universitari, nonché per servizi di supporto agli studenti.
“Per il Ruspi – continua Ada Nasti – volevamo una connotazione fortemente giovanile. Avevamo pensato a un polo dell’innovazione e continuiamo a ritenere che questa sia la direzione giusta e quindi stiamo valutando con l’università la possibilità di ospitare una o più realtà giovanili esterne al mondo accademico permettendo di svolgere i loro programmi e progetti e consentendo così al garage Ruspi di diventare attrattore di giovani e punto di riferimento per le eccellenze delle nuove generazioni. Un filo diretto con le scuole e con le esperienze che cercano di farsi largo nel campo dell’innovazione”.
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