Da Latina alle Olimpiadi di Londra 2012
Nato a Latina il 14 agosto del 1976, Fabrizio Donato ha dedicato tutta la sua vita all’atletica leggera.
Si è formato come atleta nell’Atletica Frosinone e sotto l’occhio di Roberto Pericoli ha vinto per 20 volte il campionato italiano. Dal 1995 ha gareggiato come triplista (salto triplo) nelle Fiamme Gialle.
I Giochi Olimpici li ha visti ben cinque volte tra 2000 e 2016. ma solo a quelli di Londra 2012 è riuscito ad aggiudicarsi un magnifico bronzo olimpico nella finale di specialità del salto triplo.
L’atleta originario di Latina a Londra saltò al suo quarto tentativo ben 17,48 m, sfiorando la medaglia d’argento per soli 14 centimetri rispetto all’americano Will Claye. Fabrizio Donato riuscì a prendersi questo risultato olimpico all’età di 35 anni.
Dopo aver gareggiato fino al 2019, nel 2021 ha annunciato il suo ritiro ufficiale dalle competizioni tramite il suo canale Youtube.
Andy Diaz: nel nome dei salti e dei sogni
La storia di Fabrizio Donato si è incrociata (fortunatamente) con quella di Andy Diaz. Da questo legame e dai loro salti è nato qualcosa di magnifico.
Andy nasce nel 1995 a L’Avana, a Cuba. Lì la vita non è semplice e sono tanti gli atleti che spesso, come ha fatto proprio Andy, scelgono di lasciare il proprio paese d’origine per inseguire qualcosa di più bello. Nel luglio 2021 Andy lascia definitivamente Cuba e senza voltarsi indietro, vuole l’Italia.
È determinatissimo in questo, tanto da dormire fuori dall’ufficio immigrazione di Roma. Ma nulla da fare.
Ma Andy voleva fortemente l’Italia e con l’appoggio proprio di Fabrizio (ospitandolo in casa sua, credendo in lui) e della FIDAL (Federazione Italiana dell’Atletica Leggera) si è andati avanti su questa strada.
Grazie agli eccezionali risultati sportivi ottenuto con l’Atletica Libertas Livorno, è lo stesso Coni a proporre al Governo di conferirgli la cittadinanza italiana. E nel 2023 finalmente è arrivata.
Andy era stato iscritto come cubano alle olimpiadi di Tokyo 2021. Per regolamento, quindi, doveva aspettare 3 anni per poter indossare la maglia di un’altra nazionale. E lui ha aspettato: si è allenato tantissimo, sempre sotto la guida di Donato, ha gareggiato e vinto. Finalmente a Parigi Andy ha potuto saltare per l’Italia e dire grazie con ogni centimetro delle sue ampie falcate.
Così giungiamo a venerdì 9 agosto, gara finale del salto triplo maschile alle olimpiadi di Parigi. Fabrizio Donato in tribuna, a bordo pista, incita Andy a saltare come lui sa fare. E Andy salta, salta tanto. Fa segnare 17,64 m una misura che basta all’azzurro per prendersi la medaglia di bronzo, ripetendo 12 anni dopo il risultato che aveva raggiunto Fabrizio Donato a Londra.
Medaglia di bronzo al suo esordio assoluto con la maglia della nazionale italiana: ora sì che può indossare il tricolore!
Dalla sabbia di Parigi a quella di Latina
Lo stesso Andy ha detto che Fabrizio a 40 anni faceva ancora salti importanti e che quindi era il mentore giusto per lui. Eppure dall’abbraccio dopo la magnifica medaglia si evince il legame di gratitudine e riconoscenza tra Andy e Fabrizio. Proprio un bronzo come Donato nel 2012 – dice Andy dopo la vittoria- era davvero destino.
Come ogni vittoria che si rispetti ci saranno i dovuti festeggiamenti. A Terracina, nello stabilimento balneare “Italcanada” il 22 agosto verrà festeggiata la medaglia di bronzo di Andy assieme anche a Fabrizio Donato.
Andy spesso ha detto che era obbligatorio portare una medaglia da Parigi, per Fabrizio e anche per l’Italia, sua nuova casa. Promessa mantenuta. E l’Italia non può che ringraziarlo, insieme al suo amico/coach Fabrizio Donato.
(Tutte le foto presenti nell’articolo sono state pubblicate per gentile concessione di Fabrizio Donato)
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