Il progetto, approvato dalla Giunta guidata dal sindaco Alberto De Angelis con la deliberazione n. 106 del 26 settembre, dovrebbe essere finanziato attraverso un bando regionale del 15 febbraio 2024.
Mira a preservare l’identità culturale di queste attività, migliorandone al contempo l’accessibilità e la fruibilità sia per i residenti che per i turisti.
Castel Gandolfo, riqualificazione di 12 botteghe storiche
Se il Comune gandolfino riuscirà ad ottenere i fondi richiesti, le dodici botteghe storiche di Castel Gandolfo, inserite nell’elenco regionale delle attività da tutelare, otterranno interventi strutturali e di arredo urbano.
Tra gli obiettivi principali del progetto, vi è l’adeguamento dei locali alle normative di accessibilità per le persone con disabilità, tramite l’installazione di rampe mobili o fisse.
Questa iniziativa è particolarmente significativa per piazza della Libertà, cuore pedonale del borgo, che ospita alcuni tra i principali punti d’interesse turistico, come la chiesa di San Tommaso da Villanova e la sede pontificia del Palazzo Apostolico.
Oltre a migliorare l’accesso, il programma prevede anche l’acquisto di nuovi arredi per abbellire gli spazi esterni delle attività commerciali, uniformandoli e rendendoli più attraenti per i visitatori.
Tende retrattili, ombrelloni, tavoli e sedie contribuiranno a creare un ambiente accogliente, favorendo la permanenza dei turisti nelle aree storiche.
Tra le 12 botteghe storiche del borgo anche una macelleria
Le dodici botteghe storiche coinvolte rappresentano un elemento chiave del patrimonio culturale e commerciale di Castel Gandolfo.
Tra di esse figurano negozi di souvenir, ristoranti, alberghi e una macelleria, tutte attività che da decenni caratterizzano la vita del borgo.
Il piano di riqualificazione non si limita a migliorare la fruibilità degli spazi, ma intende anche promuovere un turismo più sostenibile, capace di integrare modernità e tradizione.
Il parcheggio di via Massimo D’Azeglio
Una delle criticità maggiori individuate nel progetto riguarda l’area parcheggio di via Massimo D’Azeglio, attualmente in uno stato di degrado. Il manto stradale, danneggiato dalle radici dei pini, rende difficile l’accesso sia ai pedoni che alle persone con disabilità, creando un pericolo per tutti i frequentatori della zona.
Il progetto prevede la riqualificazione di questa area con il rifacimento della pavimentazione in sampietrini, migliorando così la sicurezza e facilitando l’ingresso al centro storico, particolarmente importante per i turisti che arrivano da Roma lungo la Strada Provinciale.
Tempi e costi del progetto
Il cronoprogramma stabilisce che i lavori, una volta ottenuto il finanziamento regionale, dovranno essere completati entro un periodo massimo di 12 mesi.
Questo tempo include sia la progettazione esecutiva che l’affidamento dei lavori, nonché l’acquisto, il trasporto e l’installazione delle forniture previste.
La conclusione dei lavori è prevista entro un massimo di 300 giorni dall’inizio, anche se questo termine potrà essere esteso per garantire la migliore esecuzione degli interventi.
Per quanto riguarda i costi, il totale stimato per l’intero progetto ammonta a 122mila euro.
Di questa cifra, 60mila euro saranno coperti dal contributo della Regione Lazio, mentre il Comune di Castel Gandolfo finanzierà la parte restante con una quota di 62mila euro.
Va sottolineato che la parte a carico del Comune supera la soglia minima prevista dal bando, che richiede una partecipazione di almeno il 30%.
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