Entro il 31 dicembre di quest’anno La Destra, l’Udc e il Pdl dovranno restituire una parte dei rimborsi elettorali ottenuti per le elezioni regionali del 2010, quelle che portarono alla guida della Regione Lazio Renata Polverini, poi travolta dagli scandali. Guarda caso proprio a causa della scellerata gestione dei rimborsi da parte di Fiorito e colleghi. Il motivo della restituzione sta nel fatto che nella composizione delle liste non venne rispettata la proporzione per le cosiddette quote rosa.
La legge regionale, infatti, parla chiaro: “Con riferimento alla composizione delle liste circoscrizionali, dispone che in ogni gruppo di liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore ai due terzi dei candidati e che i movimenti ed i partiti presentatori di liste, che non abbiano rispettato la proporzione, sono tenuti a versare alla Giunta regionale l’importo del rimborso per le spese elettorali di cui alla L. 3 giugno 1999, n.157, in misura direttamente proporzionale al numero dei candidati in più rispetto a quello massimo consentito”.
I soldi vengono prelevati dalla rata annua del rimborso ottenuto dai singoli partiti. Ecco il conteggio: 78.255 euro il Pdl ossia 3/10 del rimborso; 3.636 euro l’Udc, ossia 1/37 del rimborso che è di 134.547 euro. Idem per la Destra di Storace che, a fronte di un rimborso annuo di 86.943 euro dovrà restituire 2.349 euro.