Spetta ai proprietari del sito rimuovere i rifiuti accatastati e, in caso di inerzia, dovrà pensarci il Comune di Aprilia. La Regione ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere regionale Pd Enrico Forte relativa ai siti di Asea di via delle Scienze ed Ecoimballaggi di via dell’Industria, nella zona industriale Caffarelli, sotto sequestro per stoccaggio abusivo di rifiuti ancora presenti, “con grave pericolo per l’incolumità pubblica”, si legge nel testo dell’interrogazione. “Il materiale abbandonato rappresenta un problema sia per le emissioni odorigene generate, sia per l’esposizione al rischio incendi”; inoltre, “la mancata pulizia ha trasformato la zona in ricettacolo di animali e parassiti”. Per questo il consigliere Forte chiedeva che cosa la regione avrebbe potuto fare, per quanto di competenza, per risolvere il problema. Anche il consorzio delle industrie della zona Caffarelli aveva presentato un esposto lamentando il pericolo igienico ambientale per la zona.
IL RUOLO DELLA REGIONE
«Il timore per l’ambiente e la salute delle persone è molto forte – spiega il consigliere Forte – per questo mi sono mobilitato per capire quali siano i rischi ambientali e di salute pubblica connessi, oltre a individuare il possibile ruolo delle Regione in questo contesto caratterizzato dalla presenza di attività produttive particolarmente impattanti. L’assessorato competente (Ciclo dei rifiuti, impianti di trattamento, smaltimento e recupero, Urbanistica e Politiche abitative) ricorda come la vicenda sia oggetto di incontri tecnici tra autorità comunali, provinciali e regionali in tema ambientale e dei cui esiti viene informata anche la Prefettura».
MONITORAGGIO IN CORSO
“L’attività di monitoraggio istituzionale è riconducibile alle procedure di legge relative all’abbandono dei rifiuti, e non al procedimento di bonifica dei siti inquinati, poiché le analisi non avrebbero riscontrato nessuna contaminazione di suolo, sottosuolo ed acque sotterranee. Pertanto – si legge nella risposta all’interrogazione – rimuovere e smaltire i rifiuti è una incombenza che spetta a chi ha commesso le violazioni, in solido ai proprietari dell’area o chi ne gode diritti reali sulla stessa. Perciò, sarà compito del Sindaco disporre una ordinanza di ripristino dell’area, ma decorso il termine entro cui operare, sarà l’amministrazione comunale a dover eseguire le operazioni in danno ai soggetti obbligati. La competenze della Regione, dunque, sono limitare a supportare il Comune in seno ai tavoli tecnici già in corso”.
«PREOCCUPAZIONE PER APRILIA»
«Resta comunque la preoccupazione per il territorio di Aprilia nel suo complesso – conclude l’esponente regionale del Pd – visto che le analisi sullo stato di salute dei cittadini residenti nel comune condotte dalla Asl e della Regione evidenziano la presenza di gravi patologie oltre la media registrata nel Lazio. Per questo occorre la collaborazione di tutti affinché una situazione ambientale già compromessa della presenza di siti produttivi ad alto rischio non venga ulteriormente peggiorata con possibili ricadute sulla popolazione».