“Queste iniziative, dedicate e pensate nella giornata della festa della donna, risuonano in modo assordante come di una facile e francamente deludente retorica, riducendo questo grave problema ad una operazione più propagandistica che determinante ai fini di un impegno reale nella ricerca di risposte concrete ed urgenti”.
“Il sospetto è forte di fronte al comportamento di un’amministrazione comunale che, nel corso di tanti anni, non ha mai dato segnali di voler intervenire efficacemente sul problema, applicando, come è suo dovere fare, tutte le norme previste in tema di prevenzione della violenza di genere e tutela delle donne vittime di violenza. Per esempio, ci chiediamo, che fine hanno fatto la due mozioni presentate su questa materia, in due momenti diversi, da fratelli d’Italia una e dal partito Democratico l’altra”.
Una chiedeva di dare seguito alla raccomandazione del Consiglio d’Europa, che istruiva circa la necessità di dare vita ad un centro anti violenza ogni 10.000 mila abitanti e un centro accoglienza ogni 50.000 mila abitanti, un’altra di creare uno sportello antiviolenza /telefono rosa e una campagna di informazione nelle scuole.
“Azioni concrete per recuperare una gravissima mancanza di strutture ed attenzione nel territorio da Lei amministrato. E’ un dramma questo, della mancata tutela delle donne vittime di violenza, infatti, che non si può vestire di nessuna bandiera e colore politico, perché è un tema culturale centrale di civiltà e rispetto che appartiene a tutti. E Lei e la sua amministrazione non ne sentite la responsabilità?”.
L’associazione Alzaia di Anzio e Nettuno ha dato vita al progetto Luciana centro di osservazione, indirizzo e inclusione sociale per il contrasto alla violenza sulle donne creato da volontarie che si sono formate e che hanno lavorato per la costruzione di questo progetto, finanziato interamente dai Centri di servizio del Volontariato del Lazio. Uno sportello sul territorio di osservazione, sensibilizzazione, prevenzione e ascolto di donne vittime di violenza. “Purtroppo sul territorio di Nettuno. Come mai Lei e la sua amministrazione non avete previsto uno spazio, almeno questo, in cui accogliere il lavoro di queste volontarie?”. E infine: “Le donne vittime di violenza hanno necessità di interventi seri, adeguati e risolutivi del problema, gli slogan, i cartelloni, i convegni ad hoc nel giorno della festa, sono una folkloristica e dispendiosa trovata pubblicitaria che poco hanno a che vedere con il raggiungimento dello scopo finale”.