“Grazie di cuore, innanzitutto – annuncia Giorgio Leopardi, vicesindaco di Ariccia – al pubblico e a quanti hanno espresso il proprio gradimento. Grazie all’Amministrazione Comunale, che ha fortemente creduto nel progetto e lo ha sostenuto, inserendolo nel ricco palinsesto di “Ariccia da Amare”. Grazie agli attori e ai tecnici, che hanno generosamente impegnato tutta la loro energia, oltre al talento, in uno spettacolo fisicamente e psicologicamente impegnativo. E grazie a Dante, che ci ha lasciato un tesoro assoluto, e che spero ci abbia perdonato per qualche nostra birichina incursione drammaturgica nella cantica infernale”
Ariccia
Ariccia è un comune italiano di 17 978 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio. Anticamente chiamata Riccia o La Riccia o semplicemente ‘A Riccia nei dialetti dei Castelli Romani Ariccia è una delle località più conosciute e popolari dei Castelli Romani, sia per la rilevanza turistica del complesso monumentale chigiano e per l’importanza storica ed architettonica delle opere del Bernini che per l’importanza religiosa del santuario di Santa Maria di Galloro.
Il territorio comunale di Ariccia, con un’ampiezza di 18,59 km², è il decimo comune per estensione dei Castelli Romani. Una prima misurazione del territorio ariccino venne eseguita su commissione dei Chigi non appena essi entrarono in possesso del feudo, nel febbraio 1662. Nel catasto Gregoriano (1835) il territorio di Ariccia era calcolato in 914 rubbia, una quarta e tre scorzi, che, calcolando 1,848438 ettari come superficie corrispondente ad 1 rubbio, equivalgono a circa 16,90 km² correnti.Il territorio ariccino, come quello dell’intera area dei Colli Albani, è stata soggetto tra i 600.000 ed i 20.000 anni fa circa all’attività vulcanica del Vulcano Laziale. Il suolo è dunque composto in massima parte di materiale vulcanico, ed abbondano rocce caratteristiche come il peperino, la pietra sperone del Tuscolo ed il tufo.
Il vasto cratere ovale di Vallericcia, che occupa la maggior parte del territorio comunale, secondo la “Carta Geologica d’Italia” redatta dal Servizio Geologico d’Italia è classificata come zona av (“tufiti alluvio-lacustri; […] arenarie straterellate entro depressioni crateriche (Prata Porci, Ariccia) con Bos taurus L., Cervus elaphus L. e avifauna Gyps a Valle Marciana; prodotti del dilavamento entro valli radiali, provenienti dalle formazioni vulcaniche del Vulcano Laziale”.
Le alture del centro storico e di Colle Pardo ai confini con Genzano di Roma sono classificate come sc (“scorie solidificate senza stratificazione, in ammassi e tumuli; lapilli più o meno stratificati nella parte superiore dei coni; “Sperone” Auct.: scorie caotiche in grossi banchi”) con inserimenti di β7 (“agglomerati lavici, intercalati in ammassi polimorfici, fino a colate leucitiche”).
Ariccia, 2 medaglie d’oro (per Camilla Luciani e Edoardo Fortini) gli Europei d’equitazione: Castelli Romani sul tetto del mondo, per leggere la notizia clicca qui.