Inceneritore di Roma, Acea: rilievi geologici tardivi
I rilievi tecnico-geologici sul terreno ‘incriminato’ su cui il primo cittadino della città eterna Gualtieri vorrebbe costruire uno degli inceneritori più grandi d’Europa sono in corso quest’oggi, lunedì 15 gennaio 2024, dalle ore della prima mattinata.
Terreno che è situato in località Roma-Santa Palomba, a ridosso della via Ardeatina, all’incrocio con via Cancelliera. Un fazzoletto di terra ampio 9 ettari che si trova nell’ultimo lembo del comune di Roma. Ma proprio al confine con la discarica di Albano, ma soprattutto alle pendici dell’area dei Castelli Romani. A due passi da Ardea e Pomezia. Una location fortemente criticata da sindaci, deputati e senatori, prima ancora che da cittadini, associazioni e comitati territoriali.
Un tentativo precedente di svolgere tali analisi tecniche era stato ‘neutralizzato’ dall’allarme pubblico lanciato da cittadini, comitati e associazioni territoriali a maggio 2022 (per leggere la notizia, clicca qui).
Del resto nel progetto di fattibilità tecnico-economica redatto tra fine dicembre 2022 e inizio gennaio 2023 dalla stessa Acea tali rilievi non erano stati mai inseriti. Nonostante tali rilievi costituissero, in quel momento storico, un obbligo di legge in base al vecchio Codice degli Appalti. Ossia in base alla legge n. 50 del 2016. In vigore in quel momento.
L’ordine di Gualtieri
Difatti proprio in quei mesi, tra fine 2022 e inizio 2023, l’azienda aveva ricevuto dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri l’indicazione di procedere, a livello tecnico, alla massima velocità possibile. Senza stuzzicare troppo cittadini e politici locali di Roma sud.
L’obiettivo era quello di poter permettere ad Acea (ed alla sua cordata di imprese private) di accreditarsi, anche e soprattutto a livello mediatico. Come l’unica azienda in grado di guidare la partnership in modo veloce ed affidabile sul campo. E “pazienza se il progetto non era completo”, così ci riferisce una fonte tecnica di Acea che preferisce non comparire. “Del resto – aggiunge la nostra fonte accreditata – ti pare che la magistratura romana viene a sindacare l’opera e le attività di Gualtieri?”.
Bando da 7,3 miliardi di €, una mini-finanziaria nazionale
Ora però in vista della chiusura del bando pubblico da 7,3 miliardi di € è necessario che il progetto di fattibilità tecnico-economica venga completato e, quindi, che contenga anche tali analisi.
Analisi, lo ripetiamo, che sono un obbligo di legge imposto dal vecchio, ma anche dal nuovo Codice degli Appalti entrato in vigore da luglio 2023, così come modificato dal Ministro Matteo Salvini, vale a dire in base alla legge recentissima n. 36 del 2023.
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