I lavori saranno svolti nell’ambito di un accordo quadro, con una spesa di circa 600 mila euro, soldi reperiti “nel contesto asfittico del bilancio comunale, con affidamento tramite procedura esperita dalla stazione unica appaltante della Città Metropolitana di Roma”, spiega la commissione straordinaria che amministra Nettuno dal novembre 2022, quando è stato sciolto il Comune per infiltrazioni mafiose.
Mancano i soldi: troppa evasione
“L’elenco delle strade interessate è stato redatto dai tecnici del Comune sulla base di chiare ed evidenti criticità, consapevoli comunque che l’intero sistema viario comunale avrebbe bisogno complessivamente di cura ed attenzioni, purtroppo non possibili per un preoccupante livello di evasione, mai combattuto energicamente ed efficacemente”.
E ancora: “Si sta cercando con ogni forza di razionalizzare, efficientare, ottimizzare il servizio tributi caratterizzato da acclarata preoccupante confusione, generalizzate gravi omissioni, inerzie, disfunzioni, ritardi, inefficienze per assicurare gradualmente al Comune crescenti risorse, indispensabili per i servizi, in particolare strade, illuminazione, decoro ed equilibrio urbano, gravemente carenti e sofferenti”.
Si cerca un nuovo tecnico
Intanto sul sito del comune di Nettuno è stato pubblicato l’avviso per la selezione di un dirigente ai lavori pubblici, a tempo determinato.
La selezione si rende necessaria per sostituire l’architetto Vito Rocco Panetta, che dal primo luglio è stato incardinato come dirigente a tempo indeterminato all’Ater di Roma e che in questi anni si è distinto per il “qualificatissimo e rilevantissimo lavoro svolto, in condizioni di estrema precarietà, adoperandosi con dedizione, energia e pregevolissima competenza professionale per portare avanti la realizzazione delle circa 70 opere pubbliche, per recuperare contributi revocati (scuola Olmata,via Genova…), per gestire i beni confiscati, per le discese a mare, per la sistemazione e la regolarizzazione degli impianti sportivi, per lo affidamento delle spiagge libere e di Torre Astura, per la definizione del comodato con le Ferrovie dello Stato per rimuovere il cavalcavia e recuperare le aree degradate, e tanto altro”.