Le ispezioni hanno riscontrato anche 64 lavoratori impiegati completamente in nero, di cui 23 stranieri sprovvisti di regolare permesso di soggiorno.
Spiega il segretario generale della Fai-Cisl nazionale Onofrio Rota:
«I dati emersi anche oggi sulle ispezioni in agricoltura sono impietosi e confermano alcune situazioni da Far West che denunciamo da anni.
Bisogna intervenire a livello nazionale per affermare il lavoro dignitoso e la legalità per un made in Italy agroalimentare che sia davvero pulito, equo, frutto di filiere tracciate e trasparenti, e per farlo dobbiamo partire da una concreta emersione dei tanti lavoratori immigrati che, pur lavorando da anni in Italia, si sono ritrovati in posizioni di irregolarità”,.
La “missione caporalato” dei parlamentari a Latina
Ieri intanto c’è stato il sopralluogo di una delegazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari. La Commissione ha effettuato una “Missione caporalato” in due aziende agricole di Borgo Santa Maria, nel territorio di Latina.
Il primo sopralluogo ha riguardato un’azienda agricola, gestita da un bengalese, che ad inizio mese è stata interessata da un’operazione dei carabinieri che ha portato al sequestro di baracche e a una denuncia per caporalato.
Trovato degrado imperante in tutte le pertinenze dell’azienda. Letti di fortuna sistemati sotto una tettoia in plastica arroventata dal sole, medicinali antidolorifici, avanzi di cibo e spazzatura in diverse strutture precarie in condizioni igieniche allarmanti.
Intonsi i sigilli apposti alle baracche, ieri mattina sono stati scoperti altri dormitori, probabilmente utilizzati per il riposo pomeridiano dei braccianti.
Deserte le serre e i campi coltivati, così come nella seconda azienda in cui si è soffermata la commissione parlamentare alla presenza del presidente Jacopo Marrone.
LA commissione ha tenuto il secondo sopralluogo presso l’azienda agricola in cui è avvenuto l’incidente, con omissione di soccorso, che ha portato alla morte di Satnam Singh.
I commissari si sono fermati nel punto esatto in cui è avvenuto il drammatico incidente, acquisendo informazioni dai carabinieri sulla dinamica finora accertata.
Anche i cani maltrattati
Nel corso di questo secondo sopralluogo hanno scoperto quattro cani di taglia medio-grossa, rinchiusi in altrettante gabbie, senza copertura e in mezzo agli escrementi.
La Polizia Locale, dopo la segnalazione, ha sequestrato i cani affidandoli al canile”.
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