Un nuovo capitolo quindi si scrive quindi nella storia millenaria della Via Appia Antica. La prima e più importante strada costruita dagli antichi romani, è stata ufficialmente iscritta nella prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
La decisione è stata presa durante la 46ª sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, tenutasi a Nuova Delhi, a coronamento di un lungo e articolato percorso di candidatura promosso dal Ministero della Cultura italiano.
Tanti vantaggi ora per la via Appia
L’iscrizione nella Lista dell’Unesco rappresenta un punto di svolta importante per la Via Appia (leggi la scheda ufficiale Unesco).
L’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, come ad esempio l’aumento della visibilità internazionale.
Altro vantaggio è quello della possibilità di avere maggiori finanziamenti. L’Unesco e altri enti internazionali, infatti, potranno ora stanziare fondi per la tutela e la valorizzazione del sito.
L’appartenenza alla lista Unesco porterà probabilmente anche ad ulteriori collaborazioni internazionali. Si potranno così sviluppare progetti di cooperazione con altri Paesi.
23 secoli di storia
L’Appia fu costruita per collegare Roma a Capua. Il suo percorso attraversa i territori di quelle che oggi sono 4 diverse regioni: il Lazio, la Campania, la Basilicata e la Puglia. Fu poi prolungata fino a Brindisi.
La datazione ufficiale della sua costruzione è compresa tra la fine del 4° secolo e la metà del 3° secolo avanti Cristo. Inizialmente fu pensata come arteria stradale strategica dal punto di vista militare. In seguito lungo il suo percorso si svilupparono numerosi insediamenti e l’importanza dell’Appia mutò in collegamento importantissimo per lo sviluppo di agricoltura e commercio.
Alla costruzione dell’Appia sono legati anche una serie di opere di ingegneria, per le quali i romani eccellevano, come ad esempio la bonifica dei territori.
La via Appia Antica è patrimonio mondiale Unesco
Un traguardo reso possibile grazie alla straordinaria collaborazione di numerose istituzioni: Regioni, Città metropolitane, Province, Comuni, Parchi, Università e comunità locali hanno unito le forze per valorizzare questo inestimabile patrimonio.
Anche il Ministero degli Affari Esteri, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e la Santa Sede hanno offerto il loro prezioso contributo.
Ha commentato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca:
“Un risultato che ci riempie di orgoglio. La Via Appia è un simbolo del genio classico che ha fondato l’Occidente moderno. Ora lavoreremo per valorizzare al meglio tutti i territori attraversati da questa straordinaria via di comunicazione”.
E l’assessore al Turismo della Regione Lazio, Elena Palazzo ha aggiunto:
“Un riconoscimento che apre nuove prospettive per la promozione e lo sviluppo turistico di tutta l’area. La Via Appia è molto più di una semplice strada, è un percorso che ha segnato la storia dell’umanità e che continua a collegare popoli e culture”.
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