«Ieri pomeriggio ho ricevuto una telefonata di 57 secondi in cui mi è stato detto di fermarmi e di tornare a Roma, di non correre – racconta il deputato –. Era una voce nervosa ma decisa, un po’ modificata, di un uomo sulla cinquantina che, secondo me alludendo ai miei figli, con accento campano mi ha detto ‘Hai vinto due tacchini. Li puoi ricevere vivi con la testa o morti senza testa’. E poi che questi tacchini potevano consegnarmeli all’indirizzo della mia abitazione perché lo avevano reperito tramite il mio iban».
Zicchieri ha sottolineato che «la campagna elettorale non è mai stata menzionata in questa telefonata ma la frase ‘ti devi fermare’ mi ha ricondotto alle elezioni». Il deputato ha provveduto a «fare la denuncia ai carabinieri di Terracina. Ringrazio sia loro che la Polizia per la massima vicinanza che hanno dimostrato e per avere tranquillizzato sia me che la mia famiglia. Non ho avuto il tempo di registrare la telefonata, non so neanche come si faccia. Sono 20 anni che faccio politica e una cosa del genere non mi era mai accaduta».
Il suo compagno di partito Claudio Durigon ha ventilato su Facebook la possibilità di fare fermare la campagna elettorale: “La campagna elettorale non si deve fermare. Per le idee e la libertà dei miei figli sono disposto a tutto, non mi faccio intimorire. Dobbiamo ricondurre la campagna elettorale a un dibattito sereno, fatto di idee e programmi perché poi le elezioni finiscono, mentre la città e i rapporti umani restano – ha continuato Zicchieri rivolgendosi ‘agli amici di Fdi e degli altri partiti’ – Chiunque vincerà dovrà fare il bene della comunità. Ho ricevuto la solidarietà degli amici e dei parlamentari anche di altri partiti».