Questa mattina la commissione Ambiente della Camera, nell’ambito dell’esame della proposta di legge in materia di procedimento per l’individuazione dell’area destinata alla realizzazione del Parco tecnologico e del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi (scorie) a bassa e media intensità, svolgerà l’audizione dei sindaci di Latina e Trino e di rappresentanti dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci). L’appuntamento viene trasmesso in diretta webtv. Lo rende noto Montecitorio.
Latina, insomma, potrebbe essere candidata a ospitare le scorie nucleari a bassa e media intensità.
Intanto, il governo accelera sul nucleare e, in tempi brevi prevede di realizzare il deposito delle scorie, come ammesso dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, agli Stati generali della green economy, alla fiera Ecomondo a Rimini. Il deposito sarà costituito «non dico entro Natale, ma in tempi molto brevi – ha spiegato -. Ci sto lavorando tutti i giorni».
Per quanto riguarda le scorie, al momento in Italia ci sono 98mila metri cubi a bassa e media intensità, che sono essenzialmente ospedaliere.
«Chi dice che non vuole il deposito delle scorie, e pronto a dire a un suo famigliare o a un suo amico ’non fare la Pet in ospedale, perché produce scoriè? Noi produciamo mediamente 1000 metri cubi al mese (di scorie a media e bassa intensità, ndr). Dobbiamo trovare una soluzione», ha incalzato Pichetto. «Dopo trent’anni non ce l’abbiamo ancora fatta. Questo governo vuole farcela, e farà il deposito delle scorie», ha promesso il ministro.
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