Da Giugno a Ottobre l’attività di monitoraggio delle foto trappole, che mensilmente ruotano su tutto il territorio comunale, ha portato a elevare 123 verbali per un totale di quasi 40.000 Euro di sanzioni comminate.
Ma qual è il profilo tipico dello “zozzone”?
Dalle verifiche effettuate dalla Progetto Ambiente, emerge che tra i soggetti che più si lasciano andare all’abbandono selvaggio dei rifiuti sono soprattutto persone che svolgono lavori di fortuna non in regola e a basso costo e che poi si liberano di elettrodomestici, calcinacci, guaine, vernici, gomme, abbandonandoli per strada, anziché conferirli nei luoghi appositi di raccolta.
Un altro profilo tipico è quello di chi abbandona i rifiuti in strada perché non ha mai effettuato l’iscrizione al ruolo per la Tari o non paga la tassa sui rifiuti.
Per migliorare da un lato il servizio di raccolta dei rifiuti e dall’altro combattere la pratica dell’abbandono indiscriminato, l’Amministrazione comunale di Aprilia intende innanzitutto migliorare i servizi svolti dall’Ecocentro, tenendo anche conto dei suggerimenti che arrivano dall’utenza; intende inoltre favorire una sempre maggiore rotazione degli Ecocentro di quartiere e promuovere il servizio di ritiro ingombranti a domicilio.
Dal lato della lotta all’abbandono, proseguiranno le attività di controllo del territorio, nei quartieri centrali ed esterni, per la tutela del territorio e a garanzia di chi rispetta le regole.
L’Assessore all’Ambiente Vittorio Marchitti ha affermato che particolare attenzione verrà posta a quei luoghi dove l’abbandono dei rifiuti si verifica con maggiore frequenza. La sola attività sanzionatoria non può però da sola debellare questa piaga, ha sottolineato Marchitti, ma è necessaria anche un’opera di sensibilizzazione dei cittadini. Per questo motivo si stanno promuovendo incontri con i comitati di quartieri e le associazioni in tutta la Città, con particolare attenzione ai nuclei periferici, che maggiormente risentono di questo fenomeno.
“I cittadini sono sempre più stanchi di vedere questo degrado. Loro per primi ci aiutano con le segnalazioni in modo tempestivo, e si rimboccano le maniche organizzando giornate di pulizia volontaria straordinaria. La loro opera aiuta a costruire quel sentimento di comunità, ma anche ad ammonire quei cittadini più restii alla cura del luogo in cui vivono, perché degrado chiama degrado. Insieme possiamo invertire questa rotta, migliorare il decoro urbano, aiutare l’ambiente e accrescere il nostro senso civico”, ha concluso Marchitti.
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