Già al rientro dalle vacanze di Natale l’accesso alle due scale di emergenza degli edifici A e B risultava inibito con del nastro bicolore bianco e rosso.
«Quelle scale, per le quali sono stati spesi più di 70.000 euro, che facevano parte dei lavori di ristrutturazione della scuola del costo totale di 930.000 euro, che si sarebbero dovuti concludere dopo 300 giorni, ma ne sono passati 4200 e ancora non sono conclusi, potrebbero vedere ancora in corso l’iter autorizzativo», spiega il referente Andrea Ragusa.
«I Vigili del Fuoco, nel 2019, avevano concesso “parere favorevole” al progetto che il Comune di Aprilia aveva presentato per il sito scolastico di Via Monte Grappa 1, disponendo comunque delle condizioni che, oggi, alla luce appunto della chiusura della scala di emergenza, sembrerebbero non essere state tutte soddisfatte».
Il Comune assicura: «I lavori di messa in sicurezza della scuola Elsa Morante sono stati completati e collaudati. Nessun rischio di chiusura per il plesso, dal momento che l’amministrazione ha portato a termine tutti gli interventi previsti per la prevenzione e la sicurezza, come previsto dalla normativa antincendio», precisa l’assessore ai lavori pubblici Marco Moroni.
«Dopo l’appalto, i lavori di messa in sicurezza e per la predisposizione delle scale anticendio sono stati portati a termine e collaudati. Il personale della scuola ha provveduto a posizione il nastro solo per evitare che l’area, come accaduto nei giorni scorsi, diventi nelle ore notturne area di bivacco da parte di persone che lasciano in prossimità della scuola rifiuti ed escrementi. L’apposizione del nastro, di facile rimozione, non compromette la funzionalità della scala anticendio, perfettamente fruibile in caso di pericolo».
Il documento valutazione rischi
Il Movimento 5 stelle fa tuttavia notare anche un’altra cosa: «Andando sul sito internet dell’Istituto non ho potuto non notare un Documento di valutazione del rischio (dvr) scaduto (è aggiornato all’anno scolastico 2018/2019) e piani di emergenza/evacuazione riferiti all’anno scolastico 2019/2020), entrambi a firma del Dirigente ormai in quiescenza».
«Il Dirigente scolastico in carica, nel caso delle scuole, si configura come datore di lavoro e tra gli obblighi non delegabili ha anche quello previsto dall’art. 17 del D. Lgs 81/2008 che consiste nella valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’articolo 28, il DVR, appunto, che deve essere a sua firma. Inoltre, sempre secondo il D. Lgs 71/2008 il Datore di lavoro, nella fattispecie il Dirigente scolastico, è obbligato a redigere il piano di Evacuazione ed Emergenza».
I dubbi e le rassicurazioni
«La mancata elaborazione di tali documenti, che dal sito non sembrerebbe esserci stata, può portare alla chiusura della scuola da parte dei vigili del fuoco, della Asl o dell’Ispettorato del Lavoro per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro ai sensi dell’art. 14 del citato Decreto», fa ancora notare Ragusa.
«Quanto al piano di sicurezza, abbiamo provveduto a verificarne la validità», risponde l’assessore Marco Moroni. «L’ultimo aggiornamento risale al 2023. Pur essendo disponibile solo in formato cartaceo e quindi pur non avendo il documento disponibile sul sito, anche per quanto riguarda il piano di sicurezza il complesso è perfettamente in regola con quanto dispone la normativa».
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