Maltrattamenti e uccisioni nei confronti degli animali sono all’ordine del giorno e sembrano essere in aumento. Un nuovo caso è stato portato alla luce da alcuni residenti della Torre Ater ad Aprilia. Il 25 gennaio hanno trovato un gatto morto nel parcheggio del palazzo con schizzi di sangue sparsi ovunque. Gli schizzi erano finiti anche molto lontano dal luogo in cui è stato rinvenuto il corpicino senza vita del felino. Questo ha fatto pensare ad una caduta da una grande altezza.
I residenti hanno pensato che il gatto non solo sia caduto da uno dei balconi del palazzo, bensì che presumibilmente qualcuno lo abbia buttato giù di proposito. Ebbene sì, perché questi condomini non sono nuovi al ritrovamento di animali morti nei pressi di casa loro.
Il precedente
Lo scorso marzo hanno trovato un gatto deceduto all’interno di uno scatolone cui erano attaccati dei palloncini colorati, proprio nell’androne della stessa Torre Ater di Aprilia. All’epoca non si era capito se quel gatto fosse stato ucciso sul momento, oppure trovato già senza vita per poi essere recapitato alla possibile vittima di un assurdo scherzo.
Dopo l’episodio di questi giorni però, qualcosa non quadra: possibile che si tratti di una pura coincidenza?
“In questo caso è fondamentale che i condomini indignati si siano fatti avanti raccontando e mostrando l’accaduto all’amministratore del palazzo, di modo che potesse attivarsi con le Forze dell’ordine mettendoli al corrente dei fatti”, spiega Lndc Animal Protection, che si sta già muovendo per accertare quanto è successo e fare chiarezza.
L’appello
“È davvero preoccupante il fatto che non esista età quando si tratta di delinquere a danno degli animali. Passiamo dai ragazzini ai settantenni. Così non è possibile andare avanti e i cittadini ci chiedono a gran voce di intervenire, perché questi abusi non sono più tollerati. Il rispetto nei confronti di ogni forma di vita è alla base di una società civile. Noi continuiamo a batterci perché gli animali trovino giustizia e per far sì che i colpevoli scontino le giuste pene a seguito del reato di cui si sono macchiati” precisa la Presidente di Lndc Animal Protection.
“Voglio ricordare ancora una volta a tutti i cittadini di farsi avanti quando assistono a ingiustizie, di non tirarsi indietro, ma di segnalare e denunciare ogni forma di violenza a danno degli animali. Solo così, insieme, possiamo fare la differenza per gli animali che hanno bisogno del nostro aiuto. A questo scopo, possono scrivere al nostro Sportello legale all’indirizzo e-mail: [email protected]”.
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