I cinque cittadini di etnia slava sono stati arrestati in flagranza di reato domenica 25 febbraio. Di età compresa tra i 18 e i 29 anni, sono quindi comparsi in Tribunale a Latina.
L’accusa principale riguarda un furto commesso in un’abitazione ad Aprilia. Si stanno comunque conducendo ulteriori indagini per verificare se la banda sia coinvolta in altri furti nella zona.
I Carabinieri avevano utilizzato un geolocalizzatore sotto l’auto della banda, noleggiata a Napoli, per effettuare l’arresto.
Gli arrestati, che abitano tra Campoverde, Castelvolturno e Scampia, sono stati rilasciati al termine di un’udienza con il rito direttissimo.
Durante l’udienza, i cinque imputati hanno ammesso le proprie responsabilità, chiedendo scusa alla vittima e offrendosi di risarcirla.
Sono incensurati, per questo il giudice monocratico Mario La Rosa ha imposto loro solo gli obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Avranno l’obbligo di firmare nelle caserme dei Carabinieri nei luoghi di residenza.
Responsabili di altri furti?
Durante l’udienza, è emerso che i ladri potrebbero aver commesso altri furti.
Si pensa possano essere stati perpetrati nella provincia di Roma, specificamente tra Velletri e Lariano, nella stessa notte in cui è avvenuto il furto ad Aprilia.
La refurtiva, costituita da monili in oro, orologi e denaro contante, è stata restituita alla vittima del furto, un 74enne di Campoverde di Aprilia, il quale ha evidenziato il valore affettivo, più che economico, degli oggetti rubati, appartenenti al padre defunto.
Il processo per direttissima è stato fissato per il prossimo 8 aprile.
L’emergenza sicurezza ad Aprilia
Vanno intanto avanti le indagini sugli spari avvertiti al centro di Aprilia, città “diventata, negli ultimi mesi, vittima di un aumento di episodi di criminalità impressionante”, spiega il deputato Filiberto Zaratti di Alleanza Verdi e Sinistra.
“La situazione deve essere affrontata in maniera seria e con azioni concrete. L’istituzione di un Commissariato di Polizia non appare imminente e, nel frattempo, il clima che si respira nella quinta Città del Lazio diventa sempre più irrespirabile”.
“Spari in pieno centro, rapine, pestaggi, atti intimidatori – continua Zaratti – sono ormai all’ordine del giorno e la situazione non sembra migliorare. Per questo motivo su richiesta del Consigliere comunale Fabrizio Fiorentini è stata depositata un’Interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno Piantedosi. Per chiedere quali azioni il Governo intenda intraprendere per affrontare la situazione e se lo stesso Governo non ritenga ormai necessario aumentare il numero di Forze dell’ordine presenti in Città”.
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