Sta per partire a due passi dal cuore del centro storico di Albano Laziale il cantiere per la costruzione del primo cammino archeologico della città.
Collegherà via San Francesco D’Assisi (altezza ospedale regina Apostolorum) e via Anfiteatro Romano (nei pressi del cimitero comunale) e avrà una vista a dir poco mozzafiato sull’Anfiteatro Severiano, l’antico imperatore della Roma imperiale che proprio qui spostò la II^ Legione Partica.
Albano avrà il suo primo ‘cammino archeologico’
L’opera costerà 535mila € stimati. Il cantiere durerà poco più di un anno, per la precisione 439 giorni. I lavori dovrebbero partire a breve, si presume entro la prossima primavera. Costituirà, questo prevede l’Amministrazione comunale, l’epicentro di un progetto più ampio.
Un progetto più ampio
Un progetto più ampio che prevede la riattivazione contestuale dei vicini ‘cisternoni’, ossia le riserve d’acqua al servizio della II^ Legione Partica. Ma anche dell’ex serra dei ‘cisternoni’ che verrà trasformata in un centro aperto al pubblico (tipo bar) più orti sociali ed agricoltura connessa ai Servizi Sociali, etc.
Oltre al camminamento archeologico vero e proprio è prevista anche la realizzazione di una nuova piazza e un bookshop.
Senza nuovi alberi e parcheggi
Il progetto è stato approvato in via definitiva dall’Ufficio tecnico comunale lo scorso 4 marzo. Una cosa, certo, balza agli occhi, ossia il fatto che non è previsto l’inserimento di nuovi alberi in zona. Sempre utili specie in prossimità delle aree archeologiche che vengono visitate prevalentemente in primavera ed estate. Alberi che sarebbero particolarmente utili a maggior ragione, tra l’altro, visto che ormai da molti anni le estati sono sempre più lunghe e calde. Ma magari chissà che l’Amministrazione non abbia voglia di inserirli in seguito, un bel po’ di alberi.
Inoltre c’è il problema dei parcheggi. Nel progetto non si parla di nuove alberature, ma nemmeno di nuovi posti auto.
“Obiettivi finali del progetto”
“L’intervento – così si legge nel progetto esecutivo, ovvero definitivo di questo camminamento archeologico – vuole rappresentare nel suo insieme, la possibilità, attraverso la creazione di un nuovo percorso, di dare forma e visibilità al prestigioso sito archeologico. Con la creazione di un nuovo ingresso, su Via di San Francesco d’Assisi, verso il quale e dal quale saranno rivolti gli elementi, a servizio della struttura monumentale, nonché un vero e proprio asse di collegamento, che si snoderà nell’area archeologica.
Come si evince nella planimetria sottostante, rendendola facilmente fruibile al pubblico con particolare attenzione ai portatori di disabilità motoria. Gli interventi sono meglio descritti nei paragrafi sottostanti e negli elaborati grafici allegati.
Per quanto rilevato dalla breve analisi e per quanto espressamente indicato dal progetto definitivo, il progetto esecutivo, oggetto della presente, ha portato a definire in maniera più dettagliata, l’inserimento all’interno dell’area archeologica, gli elementi progettati”.
Anfiteatro Severiano
Edificato dalle maestranze della Legione Albana nei primi anni del III sec. d.C., fu posto oltre il lato Nord Est del Castra. Di forma ellittica fu anch’ esso realizzato sia scavando nel banco roccioso, sia operando costruzioni in muratura tramite l’uso di diverse tecniche murarie.
Nel Medioevo fu trasformato in una cava di minerali ed in un cimitero cristiano. In questo periodo vennero edificati due oratori, uno ricavato nel III fornice ed un altro scavato nella roccia del lato sinistro della cavea. Oggi dell’edificio originario rimangono solamente il primo piano sostenuto da circa trenta fornici, una parte degli ingressi trionfali e tutta la cavea che vanta un’asse maggiore di 113 m, si calcola che in origine l’anfiteatro fosse alto 22 m.
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