La sorpresa durante gli scavi
Ma si è verificata anche una complicazione, dovuta ad una scoperta di carattere ‘storico’. Mentre si scavava è emersa una pavimentazione costituita da un vecchio selciato in basolato.
È intervenuta subito la Soprintendenza dei Beni Architettonici per valutare il ritrovamento. Non si tratterebbe di una struttura con una particolare valenza archeologica, ma il basolato dovrà comunque essere conservato. Anche questa novità ha comportato una variazione al progetto originale dei lavori.
La variazione del progetto è stata originata anche dalla ‘scoperta’ della condotta principale dell’acquedotto ormai in pessimo stato, che quindi dovrà essere rifatta.
Ciampino: il progetto cambia, in meglio
Parliamo di un progetto approvato tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. L’esecuzione ora in corso prevede un costo (a carico del Ministero dell’Interno) di circa 1 milione di euro. Il Comune di Ciampino quindi non spenderà un centesimo.
Ora quindi il Comune di Ciampino ha stabilito di approvare una variante al progetto. Si tratta di una variazione che comporterà anche la presenza, su queste stesse vie, di più alberi (con più spazio in terra per le loro radici e il loro tronco) ed anche una nuova conduttura idrica principale Acea. Quella vecchia, infatti, era diventata ormai un vero colabrodo.
Il via libera del Comune di Ciampino è arrivato il 27 giugno.
Le parole del Comune di Ciampino
“In corso d’opera – spiega il Comune – sono emerse una serie di criticità e problematiche impreviste ed imprevedibili che hanno rallentato il corso dei lavori causate dalla presenza di sottoservizi di intralcio alle lavorazioni.
Criticità che hanno costretto il progettista e Direttore dei Lavori ad apportare alcune modifiche non sostanziali al progetto originario.
Modifiche di dettaglio che non stravolgono il progetto, ma implicano la necessità di procedere a modifiche dimensionali di modesta entità.
Inoltre, su richiesta dell’Amministrazione Comunale, viene rivista la sistemazione delle alberature sui marciapiedi per migliorare la piantumazione lungo le strade.
Le modifiche apportate con il presente progetto derivano dagli intralci causati dalla presenza delle infrastrutture nel sottosuolo di cui non esiste una precisa mappatura.
Su via Pignatelli è emersa una problematica di rilievo legata al degrado della vetusta condotta principale dell’acquedotto che a causa delle numerose rotture ha costretto l’impresa a sospendere i lavori al fine di consentire all’ACEA, la realizzazione di un nuovo tratto della condotta principale.
Inoltre, sempre su via Pignatelli durante le operazioni di scavo è emersa una pavimentazione piuttosto superficiale costituita da un vecchio selciato, la quale, seppur non di valenza archeologica, ha costretto a richiedere disposizioni esecutive alla Soprintendenza dei Beni Architettonici competente per territorio al fine di non pregiudicarne la sua integrità.
La visita a Ciampino della Soprintendenza archeologica
La medesima Soprintendenza ha consigliato di non demolire tale selciato, pertanto si è dovuto predisporre, in luogo del previsto sottofondo in misto cementato, un diverso sottofondo stradale di minore spessore, rappresentato da una pavimentazione semirigida costituita da una soletta in calcestruzzo armata con rete elettrosaldata.
La presenza di numerose reti superficiali (linee elettriche, fibra, diramazioni di allaccio da acquedotto, rete elettrica di pubblica illuminazione ecc.) implica la necessità di apportare alcune modifiche esecutivo-dimensionali che non alterano il progetto.
L’impostazione generale del progetto è rimasta sostanzialmente inalterata e la presente variante comporta delle modifiche di dettaglio che in parte diminuiscono ed in parte aumentano le entità delle singole lavorazioni ma nel contempo non comportano aumento di spesa.
Sostanzialmente, l’incremento di spesa della variante è pari allo 0,85 % dell’importo lavori originario.
L’importo complessivo dell’intervento, come si può rilevare dal nuovo quadro economico non subisce variazioni, restano ancora disponibili le economie derivanti dal ribasso d’asta.
Salve queste necessarie modifiche di dettaglio, rientranti nelle disposizioni dell’art. 8 comma 7 del DM 49/2018, la tipologia di lavori da eseguire resta sostanzialmente inalterata”.
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